Mono, trent’anni dopo il primo Primitivo1 min read

Era di Soloperto una delle prime bottiglie di primitivo che  assaggiai. Era  il 1976, più o meno. L’impressione che ne ebbi fu positiva, tanto che ne comprai qualche  bottiglia regalandone alcune a  miei amici francesi a cui piacque molto. Questo mi convinse che doveva essere buono. Ed ecco molti anni dopo il Mono 2004 , un vino moderno nella veste e nella sostanza. La nuova mano enologica di Massimo Tripaldi, ha aggiunto immediatezza e freschezza senza tradirne l’origine. Il contenuto volume alcolico ( si fa per dire: sono14 gradi)  contribuisce ad una godibile beva non sempre riscontrabile nei primitivi. Il richiamo al frutto è evidente già all’olfatto, dove note mature di prugna e lieve speziatura danno un tocco di calibrata eleganza.  La bocca resta avvolta da morbidezza e carnosità, lasciando spazio all’espressione del vitigno che nel finale regala, oltre alla consueta e tipica  moderata tannicità, anche momenti di fine sapidità. Una  svolta  non da poco per un’azienda che vanta tanta storia ed oggi è diretta da Sabrina ed Ernesto.

 

 

Mono 2004

Primitivo di Manduria Doc

Az. : Cantine Solperto

Tel. : 099.9794286

Uvaggio: Primitivo

Prezzo: 12 €

 

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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