Polvanera: caldo e profondo1 min read

Il Primitivo di Gioia del Colle questo sconosciuto ! Si poteva dire così sino a qualche anno fa, ora non più . Anche se presso il grande pubblico il Primitivo è uno, all’attento consumatore certo non sfugge la differenza. E’ l’altra faccia della medaglia, quella meno nota, uscita dall’ombra  solo recentemente per merito di alcuni tenaci viticoltori.

Certo sia per superficie vitata che per numero di produttori, non avrà la forza d’urto, in chiave di mercato, del Primitivo di Manduria, ma è senz’altro capace di contribuire al rilancio complessivo di un vitigno che oggi segna  dati positivi  per il consumo interno ed  anche per l’export.

Come il fratello più noto ha carattere da vendere: esuberante nei tratti fruttati, a volte anche floreali, caldo e generoso  nel sorso sempre  morbido e vellutato. Un vino sempre di grande piacevolezza capace di appagare l’occasionale consumatore come il navigato degustatore. E’ questa una delle prerogative di questo eccezionale vitigno quello di essere immediato, non ha bisogno di spiegazioni perché la sua bontà viene percepita immediatamente senza alcuna mediazione.

Chiunque quindi potrà godere di questo eccezionale Polvanera 17 2009 che Filippo Cassano ottiene dal suo vigneto Montovella nelle campagne di Gioia del Colle.

Profondo ed impenetrabile nel colore rubino, emana profumi inebrianti e complessi  di mora e ribes ed anche di visciola, sottolineati da note speziate che vanno da accenni di pepe sino a percezioni di macchia mediterranea. Morbido e caldo avvolge il palato continuando a cedere piacevoli sensazioni fruttate mentre il finale è lungo e l’alcol resta in subordine, ben integrato nel corpo e contrastato da una buona vena sapida.

Polvanera 17 2009
Gioia del Colle Primitivo DOC
Az.: Polvanera
Tel.: 080 758900
Uvaggio: Primitivo

 

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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