Le Pitre, un autoctono moderno e fresco destinato a crescere2 min read

Ancora un rosso ed ancora un Primitivo, forse il vitigno che in questo momento sta riscuotendo maggior successo presso i consumatori non solo pugliesi.

Sempre più la Puglia vinicola viene associata al potente vitigno, capace di donare forza ed eleganza allo stesso tempo, immediatezza e complessità.

Il panorama produttivo va finalmente diversificandosi ed il mercato offre oggi primitivi adatti a tutti i gusti ed a tutte le tasche.

Dagli opulenti storici vini che hanno fatto la storia di questo vino sino a quelli più moderni capaci di reggere il confronto con vini storicamente più blasonati e noti . La grandezza del Primitivo, ancora non sufficientemente sfruttato, sta appunto nella sua versatilità.

L’azienda Mottura nella sua nuova linea Le Pitre dedicata alla ristorazione ed alle enoteche, ce ne fornisce una tutta particolare che si inserisce in un progetto di cui l’annata 2010 è solo la prima convincente realizzazione.

Frutto della vinificazione di uve provenienti da coltivazione ad alberello mostra un carattere non comune, orientato ad una finezza insolita senza un frutto ridondante ma che pur è presente con tipiche note di visciole e piccoli frutti neri, senza scivolare nella confettura.

Moderno nella concezione, con un uso dei legni ben misurato ed avvertibile dalle leggere sensazioni di vaniglia e di tabacco biondo, mostra uno spessore elegante ben rifinito da una acidità che lo sorregge complessivamente molto bene.

Il finale è mediamente lungo e godibile dove i tanni si esprimono, com’è nella tipicità del vitigno, in modo morbido, levigato. Un vino senz’altro destinato a crescere e che mostra un potenziale non comune.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le Pitre 2010

Primitivo IGT Salento

Az. Cantine Mottura

Tel.0833 596601

Uvaggio: Primitivo

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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