Viticoltore Moccia2 min read

Napoli si esprime al meglio nell’emergenza, nell’eccesso, nella straordinarietà. L’ordinario opprime l’animo partenopeo, la spinta a muoversi deve essere qualcosa di pratico, visibile, con cui fare i conti subito, adesso, in questo momento. Solo così scatta.

Così nella città capace di ispirare Rosi per la valanga di cemento piovuta a partire dagli anni ’50, ancora inarrestabile in periferia, vive una viticoltura straordinaria. Sì, avete capito bene, dentro il perimetro urbano.

Raffaele Moccia è contadino autentico di Agnano, la sabbia grigia nella quale sono piantate le sue viti è quella degli Astroni, uno dei cento vulcani di Campi Flegrei, divenuto oasi protetta del WWF e nel quale si conserva uno degli ultimi boschi preistorici europei.

Raffaele lavora piedirosso e aglianico, i due vitigni di quest’area sui quali è costruita la doc: bevibilità, freschezza, struttura contenuta. Tutte caratteristiche molto fuori moda negli anni ’90 ma che adesso stanno tornando prepotentemente alla ribalta.

La Falanghina Vigna del Pino ci ricoda sicuramente gli aspetti positivi dell’annata 2008 per i bianchi: frutto, equilibrio, decisa spinta acida. A questo aggiungiamo la sapidità straordinaria e il finale amaro tipico dei vini di aree vulcanico, toni particolarmente accentuati nell’areale vulcanico partenopeo in cui rientra, tanto per gradire, il vesuvio. A distanza di quasi due anni dalla vendemmia il frutto è un po’ evoluto ma ancora tanto fresco, note minerali si fondono a quelle della macchia mediterranea e di sototbosco. Una grande e marcata complessità olfattica per una Falanghina capace di regalare grandi emozioni.

Se una città è capace di esprimere un bicchiere così buono, vuol dire che non tutto è perduto.

Uva: falanghina

Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro

Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Sede a Napoli, Contrada Astroni, 3. Tel. e fax 081.7628104.

Sito: www.agnanum.it

Email: info@agnanum.it

Enologo: Maurizio De Simone

Bottiglie prodotte: 15.000

Ettari: 3,5 di proprietà Vitigni: falanghina e piedirosso

 

Questo articolo esce contemporaneamente su :

http://vinoalvino.org/

http://www.lucianopignataro.it/

winesurf.it

 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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