Eccovi le due voci giornaliere della nostra folle enciclopedia enoica
Alberello
Sistema di allevamento della vite, tipico nel Salento. Qui, negli anni 70, a seguito della estirpazione dei vitigni autoctoni a favore di quelli internazionali, gli alberelli venivano reimpiegati nelle case come oggetti ornamentali ma anche come buoni deodoranti, sfruttandone i precursori aromatici ancora magicamente attivi. Soltanto qualche anno più tardi i francesi ne prenderanno l’idea per i profumatori d’auto che oggi tutti conosciamo, come al solito rivendicando l’invenzione e imponendo la loro lingua nel nome: Arbre magique.
Alighieri Dante.
Famoso chimico fiorentino creatore del fondamentale strumento enologico per l’osmosi in versi. Trattasi di macchinario complesso che si basa sul semplice principio di trasformare versi divini in vini diversi, in alcuni casi DOC, più frequentemente IGT o VDT.
Ovviamente è utilizzabile anche al contrario, il che ha dato vita a buona parte dell’attuale sottobosco della poesia italiana.
Si può ben capire come una invenzione di tale portata porti inevitabilmente a invidie anche mortifere (vedi la voce “Antiossidante”) e, nella migliore delle ipotesi, tentativi di plagio.
Nel tempo si è assistito comunque a notevoli evoluzioni del primo progetto: recentemente è stato brevettato un modello che può funzionare anche con frasi non in rima, chiamato “Transusto”. La macchina sembra una normale imbottigliatrice. La bottiglia viene riempita regolarmente, tappata, e poco prima di entrare nel nucleo del macchinario, etichettata. L’ultima parte del processo, coperto da segreto distruttorio (la macchina si autoditrugge se qualcuno cerca di aprirla) consiste nel trasformare il vino all’interno della bottiglia in quello che viene dichiarato nell’etichetta.