Vinificare una malvasia puntinata in purezza è già una scelta ardua, produrla anche buona è un miracolo.
Ma il suolo vulcanico dei Colli Albani aiuta molto le potenzialità di questa prima annata di Libente, il cui nome nasce dall’unione dei due venti che battono con intenti opposti le vigne, gestite con amore da Emiliano Fini, che da promessa spero diventi presto certezza nel vino del Lazio.