Un viognier in purezza, e allora? Che c’è di strano?
Mauro Sebaste lo fermenta in botti da 400 litri e riesce a tirarne fuori un vino di personalità, intenso, con tanto frutto, erbe aromatiche e una succosità incredibile al palato, con acidità e sapidità generose nonostante l’annata calda.
Buonissimo!