Mi rivolgo in primo luogo ai produttori di vino che in questi giorni di Vinitaly non fanno altro che tenere in mano bottiglie e mescere vino a destra e a manca.
Per un attimo pensate che la bottiglia nella vostra mano non sia di vetro ma di….. anidride carbonica. La prima sensazione (sbagliata) che potreste avere è di leggerezza.
Facile pensare che avendo qualcosa di impalpabile al posto del vetro tutto sia più leggero, ma la realtà non ci dice questo. Infatti per produrre una bordolese (o una renana, la forma non conta) di 360 grammi immettiamo nella nostra atmosfera 320 grammo di CO₂eq (anidirde carbonica equivalente) e se alla manifattura ci aggiungiamo anche il trasporto, si arriva praticamente al pareggio: tanto pesa la bottiglia tanta CO₂eq viene immessa nell’atmosfera.
I dati per questi calcoli me li ha forniti ( e li ringrazio!) Indaco₂, azienda spin off dell’Università di Siena che sta sviluppando studi sulla sostenibilità ambientale in campo agricolo e in particolare si è dedicata alle quantificazione delle emissioni di CO₂ in atmosfera, la cosiddetta Carbon Footprint.
Facendo parlare loro che sicuramente sono più precisi e tecnici di me “La Carbon Footprint di un prodotto contabilizza le emissioni dirette e indirette di anidride carbonica equivalente (CO2eq) lungo tutto il suo ciclo di vita”.
Come avevo accennato (vedi articolo ) ho chiesto alle ricercatrici di Indaco₂ alcuni dati su quanta CO₂eq si emette per produrre una bottiglia di vino da 750 c.l.
Dai loro studi risulta che per produrre una bordolese da 360 grammi disperdiamo nell’atmosfera 320 grammi di CO2eq, mentre per produrne una da 600 gr. le emissioni arrivano a 540 grammi.
Praticamente per ogni grammo di vetro prodotto disperdiamo nell’ambiente quasi l’equivalente CO₂eq e se a questo aggiungiamo anche il trasporto si arriva praticamente al pareggio.
Spero che questo dato, visto che stiamo parlando di grammi, non vi sembri irrilevante. Considerando che si imbottigliano quasi quaranta milioni di bottiglie solo in Italia non sto a dirvi quanti milioni di tonnellate di CO2eq si potrebbe evitare di immettere nel NOSTRO ambiente.
Quindi cerchiamo tutti di guardare con occhi diversi la bottiglia che teniamo in mano.
Noi consumatori sforziamoci di chiedere bottiglie sempre più leggere e voi produttori impegnatevi per diminuire sempre più il peso delle vostre bottiglie, perché ogni grammo di vetro prodotto equivale quasi ad un grammo di CO₂eq immessa nell’atmosfera. Se ci vogliamo bene dimostriamolo non solo producendo vini “buoni, puliti e giusti” ma anche usando bottiglie che lo siano altrettanto.
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A corollario di questo articolo mi fa piacere notare e dare notizia che qualcosa si sta effettivamente muovendo.
il Consorzio della Denominazione San Gimignano ha stipulato un accordo semestrale con la società Indaco₂ per l’analisi del ciclo di vita di una bottiglia di Vernaccia di San Gimignano. La metodologia utilizzate , che verrà applicata in cinque aziende della denominazione, è quella che serve per il calcolo della carbon footprint e consiste in un metodo analitico di valutazione di diverse categorie di impatti ambientali di un sistema produttivo che oltre alle emissioni di CO2 in atmosfera calcola anche altri indicatori, come i potenziali di acidificazione, eutrofizzazione, eco- tossicità acquatica e terreste.
Dal mio punto di vista spero che da questo studio si capisca ancora meglio quanto sia importante diminuire il peso delle bottiglie di vino.