Una bella notizia: il Belvedere di La Morra torna a vivere1 min read

Chi ha un certa età e ama la Langa sicuramente avrà mangiato almeno una volta al Belvedere di la Morra. Era un ristorante “antico”, volutamente antico, ma si trovava e si trova in un posto meraviglioso, con appunto un belvedere da cui si vede tutta la Langa assieme a mezzo mondo.

Purtroppo è chiuso da tempo e tutte le volte che mi affaccio al Belvedere di La Morra non posso non lanciare un occhiata a quelle sale buie, che sicuramente stonano in un luogo dove anche le cucce dei cani sono date in affitto per aprire dei locali.

Ma per fortuna, grazie alla Cantina Comunale di La Morra (www.cantinalamorra.com) quelle sale non saranno più buie. Infatti l’Associazione, che raccoglier circa 80 viticoltori del comune, ha raggiunto un accordo con il Comune di La Morra, per riaprire, così recita il comunicato, “l’ala ovest dell’immobile, che ospiterà i locali di vendita della cantina comunale di La Morra, delle cantine interrate e delle sale dedicate agli eventi di degustazione.”

Quindi una parte delle sale del Belvedere diventerà la sede della Cantina Comunale di La Morra e la mia speranza è che in tempi non lunghissimi si possa risentire, in quelle sale, non solo profumo di Barolo, di Dolcetto o di Barbera, ma anche di Tajarin e Bagna caoda.

Un grazie alla cantina Comunale di La Morra e al suo presidente Matteo Ellena è d’obbligo.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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