“Un Sogno in Borgogna”: il libro dove ogni uomo vorrebbe essere il protagonista1 min read

Se Nomina sunt consequntia rerum il primo libro di Massimo Castellani, responsabile nazionale  AIS, giornalista,  grande appassionato di vino e di Borgogna, nonché caro amico, poteva chiamarsi soltanto “Un sogno in Borgogna”.

Infatti quale appassionato di vino non ha sognato un tour borgognone con l’amore della sua vita e proprio nel momento in cui questo amore sta sbocciando e ha tutti i profumi e le emozionanti caratteristiche di un grande pinot nero?

Questo sogno Alberto Pieraccini, in cui non si stenta a riconoscere l’autore, lo vive con la bella Eleonora, conosciuta poco tempo prima ad un corso di degustazione: lui insegnante, lei allieva.

C’è un ulteriore fattore che rende il sogno ancora più ambito da ogni amante del vino e cioè il ruolo di magister che Antonio assume di diritto: maestro verso Eleonora che conosce poco di vino e quasi niente di Borgogna, ma anche nei riguardi del lettore, con un itinerario  che lo porterà nei luoghi iconici di questa terra e presso cantine famose, passando anche attraverso diversi richiami letterari.

Un viaggio in molti casi fatto di profumi, come durante la visita al mercato di Beaune e di momenti indimenticabili, come è per gli amanti della Borgogna quello davanti alla croce di pietra che segna forse la vigna più famosa del mondo,  di proprietà della Romanée Conti. Momento riportato anche in copertina.

Un viaggio-sogno di sette giorni che permetterà al lettore di farsi venire ancor più voglia del normale di visitare o rivisitare la Borgogna.

 

Massimo Castellani, Un Sogno in Borgogna, Bertani&C  Edizioni

18 Euro

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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