Il mondo dell’enogastronomia è sicuramente un’isola felice tra mari molto agitati. Alcuni di questi “mari” sono proprio alle nostre porte e ci sembra giusto dare risalto a un’iniziativa che cerca di non far dimenticare una tragedia che avviene poco oltre i nostri confini.
Sto parlando di quello che sta accadendo nella cosiddetta “Rotta Balcanica”, dove migliaia di migranti rischiano di morire per stenti e assideramento mentre vengono respinti ai diversi confini.
Dal punto di vista dei diritti umani vi sono chiare responsabilità dell’Europa e del nostro paese e i respingimenti messi in atto da Italia, Slovenia e Croazia nei confronti dei uomini, donne, bambini che fuggono da guerre e persecuzioni non devono passare sotto silenzio.
Da qualche tempo è in atto un’azione, un digiuno a staffetta, che sicuramente sta ottenendo importanti risultati dal punto di vista comunicativo.
Perché un giornale di enogastronomia parla di una cosa del genere? Perché la cultura, anche gastronomica, non può e non deve prescindere dal rispetto e dai diritti dei più deboli, quelli che non hanno avuto la nostra fortuna.
Quindi è giusto parlare di cibo e di protezioni negate proprio in un giornale sul cibo.
Il digiuno a staffetta continuerà ancora e chi vuole partecipare o avere maggiori informazioni può andare su sconfini.net oppure sulle pagine facebook #RottaBalcanica #NoRespingimenti