Un bel successo Enologica 20143 min read

Enologica 2014 è stato un successo, sia per partecipazione,  sia per organizzazione.  Qualche piccola sbavatura bisogna proprio andare a cercarla col lanternino, tipo i cestelli del ghiaccio non sempre prontamente colmati dagli steward.

 

Condivido la filosofia dell’evento di quest’anno, che ha dedicato molto spazio al cibo anche attraverso le storie dei  cuochi, grandi protagonisti della gastronomia regionale, con il Teatro dei Cuochi.

 

 L’unico difetto del “gastronomico” è stato che gli eventi erano un po’ distanti fra loro. Aver creato una zona nella sala a lato del Salone del Podestà, dove si potevano fare spuntini con prodotti di qualità e assaggiare panini “d’autore”, ha comunque rimediato un po’ alla lontananza degli altri luoghi dedicati alla gastronomia.

 

Domenica pomeriggio ho partecipato ad uno degli eventi  del  Teatro dei Cuochi, tenutosi nel nuovo spazio denominato Mercato di Mezzo.  Il giovane chef del San Domenico di Imola Massimiliano Mascia, (terza generazione di casa Morini) ci ha presentato il locale e la storia della sua famiglia e  ha preparato un piatto molto semplice: garganelli scalogno e panna. Forse..un po’ troppo semplice, perché già io non amo la panna nelle paste e poi vedendo che cosa preparano al San Domenico…poteva fare di più.

 

Ma i protagonisti di questo evento sono stati loro, i produttori di vino dell’Emila-Romagna, nella grandiosa cornice della sala del Podestà , suddivisi fra Romagna e resto del mondo. In questa suddivisione bisogna dire che la Romagna l’ha fatta da padrona, mentre l’Emilia si è presentata divisa, sotto i cartelli delle sue DOC.

 

La mia impressione è che la Romagna stia facendo dei grandi balzi in avanti in termini qualitativi: ho assaggiato dei grandi sangiovese,  delle buone albane secche e stanno provando a lanciare un vecchio vitigno autoctono, il Famoso, sotto forma di vino spumantizzato.

 

L’Emilia invece è come se fosse solo (si fa per dire)  lambrusco o pignoletto, con tutti gli sforzi  concentrati nel presentare diverse interpretazioni di questi vini. C’è da dire che alcune aziende si stanno orientando a produrre vini di qualità con una quantità irrisoria di solfiti, pur non presentandosi sotto la definizione di biologici. TerraQuilia e Cantina della Volta sono fra questi.

 

Visto che si sta avvicinando il Natale voglio citare la DOC Bosco Eliceo, presente con la cantina Mattarelli con i suoi vini da bere classicamente con la Salama da sugo o le anguille arrostite.

 

In definitiva di vini buoni ne ho degustati parecchi e così vi elenco la “creme de la creme” almeno per me.

 

 

Leone Conti,  Albana Secca DOCG Progetto 1 2013 e Albana Secca Progetto 3  2009

Terre di Macerato,  Romagna Sangiovese Audace 2011

Merlotta,  Romagna Sangiovese Superiore Riserva Fondatori PG 2011

Tenuta la Viola,  Sangiovese di Romagna Superiore Riserva  P. Honorii 2010

Cantina della Volta, Spumante Metodo Classico Dosage Zero Mattaglio

Villa di Corlo,  Lambrusco di Sorbara Primevo 2013 e Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Corleto 2013

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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