Terra Mia e Bianchirpinia: le nuove annate di Fiano e Greco.3 min read

Nulla più della continuità assicura a manifestazioni di questo tipo un successo duraturo, non solo dal punto di vista mediatico. Diventano infatti un punto fermo per i produttori , un momento corale in un cui  divulgare e confrontare i risultati di un anno di lavoro, sottolineandone gli aspetti territoriali e raccontando il territorio attraverso i suoi prodotti. Terra Mia arriva così alla sua sesta edizione e lo ha fatto con grande impegno organizzativo.
50 stand dedicati ai vini dell’Irpinia (ed ai grandi prodotti tipici di nicchia come  olio, salumi e formaggi); incontri del Gusto (dal confronto con i Barolo a quello con gli Champagne),
Il Ristorante di Terra Mia (in cui i grandi Chef dell’Irpinia presentano le loro interpretazioni) ed infine un avventuroso viaggio in treno alla scoperta della Terra dei Lupi con un escursione tra le Valli dell’Ofanto e d’Ansanto. All’interno di questo articolato programma si inserisce Bianchirpinia, un evento dedicato alle nuove annate di Fiano di Avellino e di Greco di Tufo, le due denominazioni bianche più note. La rassegna riservata a giornalisti ed operatori invitati  è stata predisposta  e gestita nel migliore dei modi, merito degli organizzatori che si sono mossi con estrema disponibilità e competenza. Ma veniamo ai vini.
Forse data la presentazione dell’annata fatta da Piero Mastroberardino,  Presidente Federvini e titolare della storica cantina, ci si attendeva qualcosa  di più, ma ad ognuno il suo e non si può certo biasimare qualche  enfasi sulla vendemmia giustificata da un andamento climatico giudicato molto buono. Tra i vini degustati diciamo subito che non c’è stato nessun grande acuto, è questo vale sia per il  Fiano sia per il Greco di Tufo: per una più attenta valutazione ci sarà da aspettare qualche mese ed un nuovo assaggio che noi di Winesurf stiamo organizzando. Il Fiano 2006 (38 i campioni testati) ci è sembrato spesso  abbastanza monocorde e  ripetitivo, con un quadro olfattivo che si muove tra il floreale e il vegetale e con un palato di buon equilibrio, ma piuttosto semplice. Non sono mancate le eccezioni, ma in generale un’ annata buona senza quelle punte che forse potevamo aspettarci. I nostri favoriti: I Favati dai profumi non scontati, buona consistenza e persistenza, interessante  e Torricino con naso floreale, ben strutturato e di buon equilibrio. Qualche delusione: Vadiaperti  (campioni da vasca) e Colli di Lapio, confermato il livello medio dei vini di Terredora, Mastroberardino e Feudi di San Gregorio
Complessivamente, come già accennato, vini a maggioranza corretti e piacevoli anche se privi di profondità..
Il Greco di Tufo 2006  35, di cui ci avevano preannunciato una buona espressione varietale, ci è sembrato spesso giocato sulla morbidezza-dolcezza con la conseguente perdita di freschezza e più di una volta  di identità .  Tuttavia non sono mancate delle buone interpretazioni dovute a I Capitani con il Serum, un vino di buona personalità, senza eccessi e ben disposto. Torricino si conferma azienda ugualmente valida sui due fronti ed interessante anche Urciolo che consolida con il Greco la già corretta interpretazione dimostrata con il  Fiano. Buoni  anche i vini di Tenuta Ponte, sia Greco che Fiano.
In definitiva crediamo che molti di questi vini abbiano ancora bisogno di bottiglia, ma ci preoccupa una certa tendenza all’omologazione verso morbidezze non certo classiche nei due vitigni.

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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