La manifestazione ha cambiato e sta cambiando pelle, non essendo più incentrata su un “vinosauro” ma anche su altri due importantissimi pilastri, specie guardando al futuro: il Montefalco Rosso e i vini bianchi del territorio.
“A Montefalco” non c’è solo la presentazione dell’ultima annata (2020) di Montefalco Sagrantino ma anche e soprattutto la proposta di tutta la produzione enoica locale.
Mi sono concentrata non solo Sagrantino di Montefalco, a cui è dedicata ufficialmente l’Anteprima, ma anche al Trebbiano Spoletino, vino adesso di gran moda.
Credo che fare un punto preciso, anche dal punto di vista dei disciplinari, sia fondamentale, altrimenti tra qualche anno il “polverone stilistico” sul Trebbiano Spoletino coprirà ogni via che porta al mercato.
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