Qualche giorno fa nella cornice di Villa Brolio a Gambellara si sono presentati “Gli Svitati”. Cinque aziende che partendo dagli anni ’80 hanno iniziato a ragionare sulle alternative al sughero per tappare le loro bottiglie.
Per colpa della pandemia molti consorzi non hanno potuto ospitarci e hanno mandato i vini in ufficio e così, ridendo e scherzando, abbiamo dovuto stappare quasi 2000 bottiglie.
Iniziamo un’inchiesta sul presente e sul futuro del tappo da vino ponendo alcune domande a cui tutti potranno rispondere siano essi produttori, enologi, ristoratori, enotecari, giornalisti, sommelier, esperti o semplici consumatori finali.
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