Quando assaggi assieme un buon numero di Bolgheri Superiore ti accorgi che hanno potenza da vendere, tannicità importanti ma abbastanza domate da legni ancora presenti (in qualche caso molto presenti) ma la freschezza non è certo uno dei cavalli di battaglia.
Al centro di questo numero, infatti, stavolta non sono le regioni più celebrate ma la Valle della Loira, la Provenza, e quelle più umili, come il Sud-Ouest, le regioni alpine e il rinascente vigneto della Bretagna.
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Mai come quest’anno abbiamo avuto così tanti Bolgheri in degustazione, quasi 90 tra Rosso e Superiore, e questo ci ha fatto molto piacere: segno di una denominazione che cresce.
Di questo Cabernet Franc fatto in Chianti Classico, vinificato in acciaio e poi messo in legno nuovo da 225 lt, mi era già piaciuto il 2016, ma il 2017 anche di più.
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