Stampa estera a portata di clic: Wine Spectator, vol. 42, giugno 20171 min read

Il titolo grande e la foto di copertina sono questa volta per Andy Beckstoffer,grower della Napa Valley, “the most powerful”.

I titoli di accompagnamento sono per i vini di Santa Barbara (ancora California), i deliziosi vini rosé per l’estate, i Syrah e gli Chenin sud-africani, i vini di Long Island.

Si comincia con l’editoriale dei sempre sorridenti editors di WS, Shanken e Matthews, dedicato sempre ad Andy Beckstoffer, per proseguire con il feedback dei lettori  e le rubriche di Grape Vine .

Le notizie: Charles Banks colpevole di frode, la famiglia Cazes acquista Haut-Batailley ( e Gallo acquista Stasgecoach a Pritchard Hill),pranzo a Long Island, cannoli di formaggio , pairing (zuppa di granchio  al pomodoro con sparkling rosé), fresca e ventilata Long Island con i suoi vini, lo shopper.

Poi le pagine di Laube (la nuova crescita di Carneros),  Kramer (sui vini giovani, vecchi e  senza età), Sanderson (Borgogna quintessenziale, i vini del DRC).

Ed ecco il servizio su Beckstroffer  e i vini delle sue vigne (Kalon, Las Piedras, George III, Dr. Crane, Missouri Hopper), Crimson Ridge a  Lake County.

Kim Marcus presenta, in un ampio servizio, gli indirizzi stuzzicanti di Santa Barbara. Poi i rosé e gli sparklings per l’estate (c’è anche il Five Roses di Leone De Castris) scelti da Emma Balter e Keith Newton, prima di passare ai grandi vini del Sud-Africa (rossi da uve Syrah e bianchi da uve Chenin Blanc).

Siamo intanto arrivati alla Buying Guide: Montalcino in vista tra i vini più importanti  (tre tra gli highly recommended e due tra i Collectibles),ma c’è anche un rosso toscano tra gli Smart Buys. Infine la pagina del Dr. Vinny: si parla di enoturismo  e del modo di preparare una degustazione.

 

$6.99

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


LEGGI ANCHE