Stampa estera a portata di clic: Terre de Vins, n°51, 20183 min read

Vini Top del Languedoc al centro della copertina di questo primo numero del 2018. Altri titoli: Formazione nel campo del vino; I segreti delle cantine dei Palaces; Lo charme di Blaye; un palazzo per i vini del Rodano ad Avignone. Per finire: le cooperative alla corte dei grandi.

Partiamo dagli articoli menzionati in copertina, cominciando dal dossier dedicato alla formazione nel mondo dei vini. Le scuole si rinnovano per meglio rispondere alle esigenze del mercato e delle aziende. Si comincia con i corsi dell’Institut Supérieur du Vin (ISV) di Montepellier. Poi ci sono i nuovi Master   di Bordeaux ,   la scuola  per formare  responsabili tecnici di vivai , organizzato dalla Maison Familiale et rurale MFR des Charentes, il diploma BAC in Viticultura ed Enologia  di Bordeaux.

I Palaces (alberghi a 5 stelle con caratteristiche eccezionali) sono 24 in tutta la Francia. L’inchiesta di Terre de Vins presenta le straordinarie cantine  di tre di essi.

I vini del Languedoc  sono l’oggetto della grande degustazione di questo numero, annunciata dal titolo grande di copertina: occupa una ventina di pagine nella parte centrale della rivista. I super coup de coeur: il Domaine Croix de Saint Privat   2016 (La Clape), 19.3/20 per 18 euro la bottiglia,  e   La Marèle  2015 del Domaine  Bio , 19/20 (ma 55 euro la bottiglia).

Le caves coopératives occupano un inserto centrale a colori . Un’ ampia degustazione dei vini migliori prodotti nelle varie realtà regionali, dall’Alsazia  alla Valle del Rodano, mette in evidenza   la notevole qualità raggiunta e le loro nuove ambizioni. Blaye, all’estremità settentrionale della Rive Droite bordolese,  è  l’oggetto dell’Escapade di questo numero .

Jean Charles Capuzet presenta le cantine più interessanti o emergenti e segnala i migliori indirizzi per degustare vini, mangiare o dormire.

L’ultimo dei servizi annunciati in copertina è nella sezione dedicata alla cucina: si tratta delle ricette del ristorante-bistrot  de Le Carré du Palais, ad Avignone, che è anche punto di raccolta di 2.000 produttori , proprietari, cantine cooperative e négociants della Valle del Rodano.

Altri articoli e rubriche, però, trattano di cibi e dei loro abbinamenti ottimali. Nella rubrica dedicata ai formaggi infatti, si parla della Fourme de  Montbrison, formaggio a pasta semidura erborinato, prodotto sul versante Loira dei monti Forez. Per accompagnarlo, un Muscat alsaziano o un rosso   Chiroubles o uno speziato vino bianco  dell’Ardèche.

Poco più avanti tocca agli accordi degli chef per  l’haddock (una specie di merluzzo nordico): un bianco di Crozes-Hermitage, o un Savennières o un blend di uve bianche alsaziane.

Ci sono molti altri servizi  interessanti non annunciati in copertina . Per la serie dedicata ai talenti , Chantal Sarrazin parla di Sébastien Vincenti  al Domaine de Fondrèche. Un’inchiesta di Laura Bernaille  presenta ai lettori di Terre de Vins la Chambre d’Agriculture  della Gironde.

domaine de Fondrèche

L’intervista “Sur le divin”  è rivolta a Bernard Farges, vigneron e presidente del Syndicat des Bordeaux et  Bordeaux  supérieur.La Saga  di questo numero è dedicata alla famiglia Chanfreau, che, rientrata dall’Algeria (1.000 ettari di vigne e altrettanti di cereali), si è installata a Bordeaux, nella zona di Listrac, dove ha rilanciato gli Châteaux Fonreaud e Lestage.

L’altra Escapade di questo numero è più esotica: infatti è in Giappone, a Tokyo e nelle vigne di Yamanashi, Nagano e Hokkaido. Oltre alla grande degustazione di  vini del Languedoc, in questo numero ci sono altri articoli di assaggi di vini:  Chantal Sarrazin presenta la sua selezione di Lirac, Yves Zier quella dei  bianchi delle Côtes Catalanes, Yohan Castaing una verticale del Riesling alsaziano grand cru Pfingstberg di Valentin Zusslin (annate 2007-2015, l’annata 2009 col miglior punteggio), infine  due vini bio della Côtes- d’Auvergne scelti da Laure Goy.

Poi,  naturalmente, ci sono le numerose rubriche di sempre: dopo l’editoriale di Rodolphe Wartel (speranze dopo  la disastrosa annata 2017, che ha falciato il 40% della vendemmia a Bordeaux), le vignette di Master Chat, Terre de web, le notizie e le indiscrezioni dal mondo del vino, la “scuola” di Nicolas Fessant (conoscere le varietà), gli appuntamenti di Vinotez-le, la pagina  di Arditi.

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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