Rockea, un ultimo sforzo e ci siamo!2 min read

Capisco benissimo che in questo momento noi italiani abbiano i nostri bei problemi da risolvere ma il progetto “Rockea, dal vino all’acqua” ha bisogno di pochissimo per giungere a compimento. Basta che nemmeno un centinaio di voi acquisti una bottiglia delle trecento disponibili all’inizio e il gioco è fatto.

Per chi non sapesse niente del progetto gli consigliamo di cliccare qui  oppure qui e potrà trovare tutte le informazioni del caso.

Comunque in breve sintesi: il progetto prevede che il vino ottenuto dal filare di Rockea (300 bottiglie) venga venduto a 40€ a bottiglia per finanziare una conduttura e la relativa pompa (12.000 € totali) che porterà l’acqua dal lago Malawi al “nostro” orfanotrofio.

Ecco le ultime informazioni che ci sono arrivate pochi giorni fa da Laura Erculei, responsabile italiana di Lufelade e curatrice del progetto per il Malawi. Le pubblichiamo volentieri.

 

 “Ieri sera ho ricevuto le prime notizie dal Malawi: il responsabile del progetto ha ricevuto i soldi che ho inviato (6000 euro). Per nostra grandissima fortuna (ma loro fortissima sfortuna) il Malawian Kwacha (moneta locale n.d.r.) si e’ svalutato tantissimo e quindi hanno ricevuto molto più di quello che si aspettavano da questa prima donazione.  Questa settimana hanno iniziato a pulire la zona dove vogliono fare i lavori e a comperare il materiale. Dice che cercherà di tenermi aggiornata il più possibile ed io faro lo stesso con te, con Voi!”

 

Non crediamo sia il caso di aggiungere altro, aspettiamo la vostra generosità ricordandovi solo i dati per poter fare il versamento e subito dopo ricevere a casa una (o più bottiglie) di Rockea.

 

SOC. AGR. ROCCA DELLE MACIE SRL
loc. le macìe 45
53011 Castellina in Chianti-SI-
BANCA INTESA SAN PAOLO
IBAN:  IT 09 X 03069 14200 100000000376

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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