Quando Erste+Neue incontra Gilda a Forte dei Marmi5 min read

Quando il direttore mi ha “passato” l’invito per l’incontro- pranzo dell’azienda Erste + Neue al Ristorante Gilda di Forte dei Marmi che è direttamente sul mare, ho accettato con entusiasmo.  Il mare e il vino sono due mie grandi passioni e quando si incontrano e ne posso godere insieme, gioisco.
Anche se non lo avevo provato personalmente sapevo che in quel ristorante si mangia bene e i vini di Erste + Neue, almeno quelli che l’azienda definisce di linea classica degustati in altre occasioni, mi erano piaciuti molto.  Però non conoscevo la linea Puntay che, sempre secondo la definizione aziendale, è la linea di eccellenza che enfatizza elegantemente le caratteristiche varietali dei vitigni di provenienza. Le  premesse che avrei passato alcune ore piacevoli e interessanti c’erano tutte e non sono state disattese.
Ad accogliere gli invitati, oltre a Silvia Roncaglia che ha organizzato l’evento, c’era l’enologo Thomas Scarizuola, che dava il benvenuto con un calice di Puntay Peak Nat Brut 2022, un  ancestrale  da pinot bianco.  Particolare la sua vinificazione:  dopo una pressatura soffice del grappolo intero, decantazione, trasferimento in vasche inox e fermentazione con lieviti selezionati molto lenta. Raggiunto il residuo zuccherino di 18g/lt il mosto vino è stato imbottigliato e tappato con tappo a corona e bidule per la presa di spuma come da tradizione, poi lasciato in bottiglia sulle fecce per 6 mesi ma,  e qui sta la differenza dagli ancestrali, è stato sboccato a fine marzo 2023 e tappato con il classico tappo a fungo.

La cantina affrescata di Erste + Neue a Caldaro


Mentre ci godevamo questo calice dal fine perlage malgrado la poca permanenza in bottiglia, con profumi di frutti bianchi e note balsamiche, scambiamo due chiacchiere  sulla  cantina che deve il nome alla fusione avvenuta nel 1986 di due cantine sociali, la Erste Kellerei,  prima cantina sociale di Caldaro nata nel 1900, e la Neue Kellerei  nata nel 1925. Trent’anni dopo questo  sodalizio, nel 2016, la cantina è a sua volta confluita nella Cantina Kaltern, con l’obbiettivo di continuare a produrre vini di qualità mantenendo la tradizione collegata al territorio alpino.  Infatti i vini prodotti dall’azienda evocano i paesaggi della montagna attraverso profumi ed aromi che i frequentatori dell’Alto Adige possono ritrovare nel bicchiere.

Arriva il momento del pranzo e possiamo quindi, oltre ad assaggiare la selezione dei vini prevista (più qualche sorpresa), soddisfare la curiosità degli abbinamenti. Tra l’altro malgrado la massima disponibilità del ristoratore e della cucina a fare eventuali variazioni al menù, debitamente informati della mia celiachia e intolleranza al lattosio,  le portate a me destinate  non hanno invece dovuto subire cambi rispetto al menù previsto essendo tutto a base di pesce e verdure e non contenendo naturalmente né glutine né lattosio né loro derivati quindi, tranne ovviamente sostituire i paccheri tradizionali con dei paccheri  senza glutine e regalarmi come coccola finale un sorbetto alla fragola invece della torta di mele,  ho potuto apprezzare tutto e commentare i vari abbinamenti  con gli altri commensali.

Iniziamo con un calamaretto spillo ripieno di zucchine e crostacei con salsa di patate al nero di seppia abbinato al Puntay Sauvignon e al Puntay Gewürztraminer entrambi del 2022; il primo delicato con grande finezza e freschezza è risultato vincente nell’abbinamento, il secondo, opulento al naso con i profumi tipici del traminer sprigionati in maniera quasi eccessiva, in bocca ha sorpreso con aromi agrumati che ben si sposavano col piatto, anche se poi questo gli andava “leggermente sopra”. Piacevole il sorprendente contrasto naso-bocca. Proseguiamo con i paccheri con triglie e pomodoro infornato con i quali era previsto in abbinamento il solo Puntay Pinot Bianco 2022 ma, vista la presenza del pomodoro, è stato deciso di anticipare il servizio anche del Puntay Kalterersee Classico Superiore 2022 previsto sull’ultimo piatto. E come previsto, malgrado il Pinot Bianco abbia comunque sopportato bene la struttura del piatto, la schiava (perché il Kaltersee è ottenuto da questo vitigno autoctono, di cui ha tutte le peculiarità, in purezza), lo accompagnava decisamente con più armonia.

Arriviamo al Trancio di cartoccio al pomodoro, capperi e olive sul quale, come detto, era prevista la schiava ma anche lo Chardonnay, sempre della linea Puntay e sempre DOC 2022. E siccome un po’ perché c’era stato l’anticipo del Kaltersee sui paccheri, un po’ perché tra cucina e responsabili dell’azienda c’è stato uno scambio di informazioni che ha “ispirato” nuovi abbinamenti, un po’ perché  l’enologo  aveva piacere di farci assaggiare anche il Pinot Nero, su quest’ultima portata abbiamo apprezzato anche questo fuori programma del 2021 che, peraltro, col piatto si sposava ancora meglio (bene la schiava, per niente male  lo chardonnay).

Una giornata veramente interessante e piacevole!  Se vi capita di passare le vacanze in Versilia, fate un salto al ristorante Gilda (anche se avete intolleranze, contate sulla loro assoluta attenzione) e se invece optate per le ferie in montagna, magari proprio in Alto Adige, mettete in programma una degustazione nella cantina di questa azienda.

https://www.gildafortedeimarmi.com/it/il-ristorante

https://www.erste-neue.it/it

Tiziana Baldassarri

Ho due grandi passioni: il mare ed il vino. La prima mi fa vivere, la seconda gioire. Dopo il diploma di aspirante al comando di navi mercantili ho lavorato nella nautica sia in terra che in mare per poi approdare a scuola, dove sono assistente tecnico mentre dopo il diploma di sommelier ho partecipato attivamente alla vita di FISAR  facendo servizi, curandone i corsi come direttore e ricoprendo cariche istituzionali.

Ma la sublimazione assoluta della passione enologica è arrivata con l’arruolamento nell’esercito di winesurf dove degusto divertendomi  e mi diverto degustando, condividendo sia con gli altri “surfisti” sia con coloro che ci seguono, le onde emozionali del piacere sensoriale.


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