Otskanuri Sapere 2009 di Amiran Vepkhvadze – Kideeti, Imerezia (Georgia)1 min read

Rosso dalla varietà Sapere, diversa dalla più conosciuta Saperavi ma ugualmente un teinturier, come confermato dalla tonalità tuttora cupa nonostante il precipitato sul fondo.

Con un occhio ai 10,5 gradi dichiarati e una lettura sul suo racconto (il produttore aderisce al  Presidio Slow Food), l’ho scelto per una grigliata mista nel calore estivo, e ha funzionato.

Al naso è decisamente balsamico, con dominante di canfora; sotto sotto un accenno di goudron e un ricordo di frutta matura. In bocca invece il fruttato esce in primo piano con vivacità: associato all’asprezza acido-tannica fa pensare a una prugna raccolta un po’ verde.

Corpo magro e asciutto, eppure beverino; finale sostenuto, lungo e anche aromatico nella sua semplicità.

Alessandro Bosticco

Sono decenni che sbevazza impersonando il ruolo del sommelier, della guida enogastronomica, del giornalista e più recentemente del docente di degustazione. Quest’ultimo mestiere gli ha permesso di allargare il gioco agli alimenti e bevande più disparati: ne approfitta per assaggiare di tutto con ingordigia di fronte ad allievi perplessi, e intanto viene chiamato “professore” in ambienti universitari senza avere nemmeno una laurea. Millantando una particolare conoscenza degli extravergini è consulente della Nasa alla ricerca della formula ideale per l’emulsione vino-olio in assenza di gravità.


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