Le mie competenze in campo economico sono praticamente pari a zero e per questo non mi sono permesso di intervenire sul tema dei dazi che Trump sta (con ripensamenti eventuali) imponendo all’universo mondo e in particolare all’Unione Europea e alla nostra Italia. Forse due o tre nozioni di storia invece mi sono rimaste attaccate e così ho pensato a quella “storica leggenda” degli Oriazi e Curiazi.
Vi ricordate? Tre fratelli romani e tre di Albalonga vengono fatti combattere per decidere l’esito della guerra: dopo il primo scontro due Oriazi ( romani) muoiono e ne resta solo uno che fa finta di fuggire per far si che i tre Curiazi, feriti in vario modo, lo inseguano distanziandosi e così riesce a fare tre combattimenti distinti uno contro uno e a vincerli tutti.
Il messaggio è chiaro: non so se uniti si vince ma sicuramente da soli si perde, specie contro un nemico sano e in forze.
Portando questo messaggio ad oggi mi sembra chiaro che correre da soli e andare ad elemosinare condizioni particolari per un singolo stato porti solo a quello che il “l’Odazio Trump” vuole, cioè dividere chi unito poteva dargli filo da torcere.

Lo stesso se si pensa di strappare condizioni favorevoli per un settore a scapito di altri: per esempio pensare di far abbassare i dazi solo sul food and wine, magari a scapito del settore high tech, automobilistico o altro.
Insomma, se l’Europa deve restare unita in crisi come questa anche il mondo del vino non può e non deve chiedere condizioni particolari. Tutto questo naturalmente se “l’Odazio Trump” manterrà quello che ha detto. A proposito, forse procrastinare, annunciare un giorno una cosa e il seguente un’altra potrebbe far parte della strategia “del distanziamento” tra i vari Curiazi che lo rincorrono o, come ha elegantemente affermato, vogliono baciargli il culo.