Morellino di Scansano: qualcosa si muove e si muove bene3 min read

La novità delle nostra degustazione annuale dei Morellino di Scansano si può racchiudere in questa frase: “Il miglior Morellino è del 2018 e il podio è composto da altri due vini non dell’ultima annata”.

Per un vino che oramai punta, raggiungendola, ad una quasi immediata e rotonda piacevolezza non è una notizia da poco. Ma guardiamo le cose più in profondità: in primo luogo l’annata 2023 non è stata certo tra le migliori a Scansano: caldo e siccità in estate e peronospora  partita “alla grande” a fine primavera non hanno certo permesso alle uve di svilupparsi al meglio. Probabilmente 15-20 anni fa l’annata sarebbe stata catalogata come “non pervenuta”, ma il bello di questo territorio e che la crescita dei produttori è stata notevole e, purtroppo per loro, non certo correlata con l’aumento del prezzo dei vini.

Maremma, terra del Morellino di Scansano.

Oramai da anni infatti il Morellino di Scansano è uno dei vini con uno dei migliori rapporti qualità/prezzo d’Italia nonché tra i migliori rossi d’annata per piacevolezza e buon corpo:  questo, per assurdo, lo ha portato lontano dai radar del mondo del vino importante, quello dei grandi rossi da invecchiamento.

Con gli assaggi di quest’anno forse questa distanza si accorcerà un po’ e magari si potrà pensare di spendere qualche decina di centesimi di euro in più per un buon Morellino di Scansano.

La piacevolezza aromatica e la rotondità sono ormai fattori acquisiti, quello che invece è cambiato abbastanza è il modo di approcciarsi ai vini importanti, che anche nel recente passato si sviluppava in maniera spesso rigida e monocorde, portando a rossi duri anche se con nasi maturi e senza grande appeal.

Mappa della denominazione di proprietà del Consorzio, che ringraziamo.

Quest’anno invece abbiamo assaggiato interessanti versioni di Morellino di Scansano con qualche anno sulle spalle. Si passa dal vino austero e importante a quello rotondo e pieno, toccando anche corde che possono portare all’eleganza. Mi ripeto, la cosa veramente nuova è che dei cinque migliori vini ben quattro arrivano da annate precedenti alla 2023.

C’è anche un altro fattore molto importante, dati alla mano, da considerare e cioè che ben l’83% dei vini degustati ha raggiunto almeno i nostri 80 punti che, lo ripetiamo, non sono una valutazione bassa perché noi non spariamo punteggi come mortaretti. Quindi più di 8 Morellino su 10, giovani o con qualche anno sulle spalle, sono sicuramente buoni /ottimi vini e questo credo che sia un messaggio molto importante per la denominazione e per voi consumatori.

Dietro questo dato passano quasi sotto silenzio i tre Vini Top e ciò che abbiamo detto all’inizio, che un Morellino di Scansano di sei anni, appena entrato in commercio è il miglior vino dell’assaggio ed è un rosso che può competere con tanti rossi da invecchiamento toscani e non solo.

Insomma, qualcosa si muove nel mondo Morellino e si muove bene.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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