Lo ammetto, ho vinto il Premio Collio!1 min read

Ammetto di provare un po’ di vergogna nell’autoincensarmi per aver vinto il Premio Collio 2019, che premiava il miglior articolo giornalistico dell’anno su questa bellissima zona viticola friulana.

Però mi sarei vergognato di più se non avessi dato giusto risalto alla cosa, per il rispetto  che nutro nei riguardi degli organizzatori del Premio e del Consorzio Collio.

Foto Luis Walter Bortolotto

Non voglio rubarvi tanto tempo, vi dirò soltanto che il premio mi è stato consegnato in un posto che da solo vale il viaggio, cioè il Castello di Spessa, e che dopo la premiazione mi è toccato (si vedono le lacrime?) partecipare ad una stupenda cena di gala preparata da un genio, anzi, due, anzi facciamo tre, vestita da Chef dal nome di Antonia Klugmann.

Vi vedo rosicare di brutto e sarei quasi tentato di mettere le foto dei piatti: sarò buono e ne metterò una sola, quella di una mirabolante e semplicissima  zuppetta di pomodori che avremmo voluto non finisse mai. Nessuno  ha avuto il coraggio di farsi portare via il piatto senza fare scarpetta! Il resto dei piatti ve li risparmio ma sappiate che erano uno meglio dell’altro.

Del resto quando il Consorzio Collio organizza Enjoy Collio Experience, d cui vi parlerò tra qualche giorno, non “frigge con l’acqua”.

La mia boriosa perfidia adesso vi propone il link dell’articolo con cui ho vinto il premio e poi capisce che è il momento di fermarsi.

Solo altre due righe per ringraziare voi della pazienza e gli amici del Collio (che assieme a quelli dei Colli Orientali e dell’Isonzo tornerò a visitare a luglio) per avermi dato la possibilità di conoscere bene un territorio così bello.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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