La scomparsa di Franco Utili1 min read

La brutta notizia di oggi è la scomparsa di Franco Utili. Chi in Toscana, e non solo, ha vissuto il tempo in cui Slow Food si chiamava Arcigola sa perfettamente di chi sto parlando.

Per tutti gli altri credo sia giusto dire qualche parola su un uomo che sembrava ruvido e scorbutico come le grotte e le montagne che amava ma invece era sempre amichevolmente disponibile, arguto.

Era una persona propositiva e fu grazie a lui che ai tempi di Arcigola riuscimmo ad organizzare tante belle manifestazioni, una su tutte La Mangialonga del Primo Maggio.

Aveva un vocione tonante, ne era consapevole, forse fiero: e lo sentivamo arrivare da lontano, anche grazie alle sue auto sempre vecchie e scassate ma che non si fermavano mai.

Caro Franco, adesso tornerai in quella terra che tu visitavi come speleologo, ma questo sarà un viaggio diverso. Porterai con te i nostri ricordi, le molte risate, le tante cose condivise, vissute, godute.

Voglio ricordarti in questa foto fatta non so quanti anni fa a Petrolo, nel Valdarno. Era una riunione dei fiduciari Arcigola e tu sei quello al centro, in piedi, col maglione grigio. Era inverno e faceva freddo, ma da montanaro, per te un maglione era anche troppo.

Che la terra che amavi tanto ti sia lieve

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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