“Se questa rivoluzione non esistesse, bisognerebbe inventarla.”
A novembre 2022 il nostro direttore concludeva così l’annuncio della nascita dell’Associazione Viticoltori Montespertoli. Nel 2023 io aggiungo: meno male che l’hanno fatta ‘sta rivoluzione.
Già arrivare al Museo della Vite e del Vino di Montespertoli per il secondo momento di confronto con la stampa dell’associazione, ha avuto il sapore di qualcosa di poco comune: il 13 novembre scorso la nebbia avvolgeva i colli lasciando intravedere solo le loro sommità, creando un’atmosfera soffusa, onirica, lenta (perché se c’è nebbia procedi lentamente).
La campagna di Montespertoli ha un sapore diverso rispetto al resto del Chianti: la sensazione è di una città fluttuante, come quelle ritratte da pittori sognanti, che le ritraggono su grandi navi con le vele spiegate dal vento cullate nel cielo.
Il vino qui fluttua lieve, disteso sulle papille gustative, con una grazia che leviga il fedele ma ostico sangiovese.
Il 13 novembre La Rivoluzione a Montespertoli, il motto dell’Associazione Viticoltori Montespertoli, ha convinto all’assaggio e solleticato la voglia di assaggiare territorio e vini.
Ora che è passato qualche giorno dalla degustazione, l’imprinting è ancora più vivido: vini succosi, fragranti, equilibrati, freschi, senza ruvidezze che fanno corrugare la fronte o salivare in modo spinto. Persino il campione da vasca Io Testone 2023 di Tenuta Barbadoro era sia carico di promesse che di piacevolezza nel calice.
Lo scrittore e critico Giampaolo Gravina che ha moderato la degustazione e introdotto alcune delle storie incarnate nei bicchieri, ha definito succosi e golosi i vini, ribadendo che il termine rivoluzione è più che mai calzante per definire il lavoro dei vignaioli in questa zona non ancora riconosciuta come merita, che hanno intrapreso la fatica di raccontarsi da soli, perché solo chi vive queste vigne e queste cantine può trasmetterne l’anima.
La Toscana del vino trova qui un ambasciatore in grado di declinare il corpo verace delle basi Sangiovese, dal Chianti all’IGT, con un gusto pieno e comprensibile anche ai neofiti del Chianti nella sua identità originale.
L’Associazione Viticoltori di Montespertoli
L’Associazione raggruppa 17 aziende accomunate dai principi condivisi
Accrescimento della sostenibilità ambientale e delle buone pratiche agricole
Rispetto della materia prima e trasformazione in vino delle sole uve coltivate in proprio nel comune
Sviluppo di una comunità agricola collaborativa e dialogante
Racconto e promozione del territorio
Le aziende dell’Associazione
Podere all’Anselmo, Tenuta Barbadoro, Fattoria di Bonsalto, Tenuta Coeli Aula, Fattoria La Gigliola, Le Fonti a San Giorgio, Podere Ghisone, Podere Guiducci, Fattoria La Leccia, La Lupinella, Montalbino, Tenuta Moriano, Fattorie Parri, La Querce Seconda, Tenuta Ripalta, Castello di Sonnino e Valleprima.
I vini della degustazione
Tenuta Barbadoro, Io Testone 2023
Tenuta Coeli Aula, Cerasus 2022
Fattoria Bonsalto, Sopralago 2022
Le Fonti di San Giorgio, Chianti 2022
Tenuta Moriano, Chianti 2022
Montalbino, Chianti Montespertoli 2021
Fattoria la Leccia, Chianti Riserva 2020
Valleprima, Chianti Montespertoli Riserva 2018
Special guest il Vin Santo del Chianti Montespertoli Riserva 2013 di Fattorie Parri e Lo Stoiato 2007 di Fattoria La Gigliola, due fuoriclasse di rara bellezza.