iNCREDIBILE! E’ nata la vite che produce uva bianca e uva rossa1 min read

Sarà la fortuna di chi non sa come affrontare il mercato, o un arma in più per chi vuole produrre dalla stessa pianta un vino bianco ed un rosso, oppure un rosato!!

 

Un vigneto tenuto nascosto ai più, di una azienda di grande livello  e prestigio, le piante hanno questa caratteristica di doppia produzione!

 

E’ qualcosa di stupefacente ed interessante! E la maggior parte dei produttori potrebbe essere interessata ad avvicinarsi all’esperimento.

 

La notizia è arrivata in redazione all’alba di questa mattina, le foto parlano chiaro, ci mancherà solo che assaggiare i vini.

 

Ma come è possibile questa manipolazione varietale: viti OGM, ormoni radicali e fogliari, riti satanici,..

 

E ora, cosa succederà? Vigneti sparsi per il mondo plurivarietali??La notizia sta già facendo il giro del mondo ma ai nostri lettori diciamo.

 

 

Tranquilli, si tratta di un pesce d’aprile di WineSurf (ci chiediamo però quanti arriveranno in fondo a questo pezzo e lo scopriranno, in un mondo in cui si corre a 200 all’ora e non si ha neanche il tempo di leggersi con calma un articolo di giornale).

 

 

Per maggiore chiarezza: si tratta di una pianta sovrainnestata, dove i pollini hanno mantentuto la vecchia varietà (a bacca rossa) rispetto a quella nuova innestata (a bacca bianca).

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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