In ricordo di Severino Garofano1 min read

Pasquale Porcelli traccia un breve ricordo di Severino Garofano, un uomo che la “colonna pugliese” di Winesurf ha avuto la fortuna di conoscere molto bene.

Patriglione, Graticciaia, Duca d’Aragona, Cappello di Prete, Copertino, Gravello,  tutti vini, per parlare solo di quelli più noti, firmati da Severino Garofano che hanno fatto la storia del vino pugliese e del sud.

Se oggi il Negroamaro ha una notorietà internazionale e si parla di rinascita del vino pugliese lo si deve soprattutto a lui. Le sue intuizioni alla fine degli anni ottanta segnarono un punto di non ritorno in un mondo che sino ad allora si muoveva su grandi masse.

Ironico, colto, con un grande senso dell’humor, sempre pronto alla battuta è stato un punto di riferimento per moltissimi enologi e produttori. La sua scomparsa mi rende triste e ripenso con nostalgia a quando io ed altri della mia generazione passavamo ore a parlare con lui di un mondo, quello del vino, che lui conosceva benissimo e che noi cercavamo attraverso le sue parole di scoprire.

Grazie Severino per quello che ci hai dato. A Stefano e Renata le mie condoglianze.

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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