In Norvegia  vuoi dei Borgogna importanti? Mettiti in coda, all’aperto, un mese!1 min read

Se siete in Norvegia  a gennaio e vedete delle tende nel centro delle città (e vicinissime ai negozi del monopolio Vinmonopolet) non dovete pensare a dei senzatetto ma a dei senza vino.

Infatti Il monopolio norvegese dei  vini adotta il sistema “chi primo arriva meglio alloggia”, cioè se vuoi le migliori bottiglie borgognone delle ultime annate da loro importate devi essere fisicamente ai primi posti della fila al momento che si apriranno le vendite.

Per questo fuori dai loro 12 negozi, in altrettante città norvegesi e per tutto il mese di gennaio (le vendite dei nuovi arrivi iniziano sempre a febbraio), si sono create code che in vari casi hanno costretto gli appassionati enofili a stare all’aperto anche per un mese.

Addirittura a Bodø, cittadina con temperature notturne regolarmente sotto i -20°, la polizia ha sgombrato quasi di forza gli amanti della Borgogna che attendevano di comprare almeno una bottiglia di Romanée Conti.

Altro che le code per i nuovi  IPhone!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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