Il Fiano XA e la joint venture cilentana di Tempa di Zoè1 min read

Siamo a Torchiara nell’anno 2016, qui Bruno De Conciliis, Vincenzo D’Orta, Feudi di San Gregorio e Francesco Domini decidono di unire le proprie esperienze per valorizzare il territorio cilentano con un nuovo progetto. Quattro vigne per un totale di 5,4 ettari, divise tra i Comuni di Torchiara, Agropoli, Aquara e Rocca Cilento; inizialmente i vini vengono prodotti da Feudi a Sorbo Serpico, ma nel 2018 viene ristrutturata una cantina situata ad Agropoli, in località San Pietro, circondata da 4 ettari di vigneto, dove verranno vinificati tutti i vini di Tempa di Zoè.

Vigne di Tempa di Zoe

Le uve predestinate sono l’aglianico e il fiano, da quest’ultimo nasce lo XA, poco più di 3000 bottiglie, fermentato in botti da 500 litri e maturato in botti di rovere francese per un anno.

Un’espressione di questo vitigno abbastanza diversa da quelle a cui siamo abituati in Irpinia, frutto non solo della lavorazione in legno, ma anche di un territorio molto più vicino al mare e da questo influenzato.

Ha colore paglierino medio, molto luminoso, il primo impatto riporta a leggere note boisé, ma velocemente si sposta su agrumi gialli maturi, pesca ed erbe balsamiche, forti richiami alla cera d’api, sfumature di camomilla, sul finale un accenno di melone invernale e note iodate.

L’assaggio si concretizza in una sensazione di pienezza e intensità, con una spiccata freschezza e una altrettanto incisiva sapidità; è un vino complesso e stimolante, con grandi prospettive evolutive, non sarebbe male averne qualche bottiglia da parte per futuri assaggi, ma per ora ci possiamo accontentare 😉

Roberto Giuliani

Roberto Giuliani è il direttore di Lavinium. È anche un appassionato e bravissimo fotografo.


LEGGI ANCHE