Da una degustazione di rosati di tutto il mondo svoltasi in Gran Bretagna ed organizzata dall’autorevole rivista Decanter, i rosati italiani, 24 su un totale di 211, ne escono con le “ossa rotte”. Nessun vino italiano si è classificato tra i migliori. Una selezione discutibile raccattando nei supermercati quello che veniva offerto e per giunta mettendo nel mucchio rosati di annate diverse. Nessun Cerasuolo d’Abruzzo, niente vini del Garda e soprattutto la “corazzata” pugliese non era per nulla rappresentata. Un degustazione nata e fatta male, che ha suscitato perplessità da più parti e che non rappresenta affatto la realtà dei vini rosati italiani e pugliesi in particolare.
Nulla di meglio quindi che ribadire la validità dei nostri rosati proponendovi alcuni di quelli che hanno fatto e fanno storia. Pungirosa 2008 delle cantine Rivera: profumi puliti ed eleganti in cui si riconoscono prugna e ciliegia mentre in bocca è fresco e di calibrata acidità. Un campione nella sua tipologia. Rosa del Golfo 2008: i profumi delicati ricordano il lampone e la fragola. Al palato è di buona struttura, persistente e con un finale sapido-acido di bella piacevolezza. Mjère 2008 profumi freschi di marasca e ciliegia. Bocca calda, piena, ben equilibrata con finale piacevolmente mandorlato.
Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno
