Guida vini: Barbaresco 2021, un’ottima annata3 min read

La vendemmia 2021 per il Barbaresco (e non solo) è stata una delle migliori di questo secolo ma era iniziata non certo bene con la gelata tardiva del 7-8 aprile, che per fortuna non ha creato danni importanti. In generale è stata un’annata più calda della media degli ultimi 20 anni ma meno “strong” della 2020 e quindi con un alcolicità media leggermente inferiore. Anche le piogge purtroppo sono state molto inferiori e, per esempio, a La Morra da gennaio a fine settembre 2021 sono caduti circa 300 millimetri di pioggia, la metà rispetto  alla media ventennale.

Alla fine comunque c’è stato da una parte un alcol un po’ più basso e dall’altra un’ acidità leggermente più alta, che si è mantenuta bene anche dopo le fermentazioni: ciò ha portato a nebbioli con caratteristiche giuste per invecchiare. Queste caratteristiche sono state amplificate da altri fattori, buona sanità delle uve, una maturità fenolica di ottimo profilo e un peso medio del chicco più basso di un 20% rispetto al 2020.

Tutto questo faceva presagire vini di ottima qualità e in effetti così è stato: 10 Vini Top, il 40% dei Barbaresco 2021 con almeno 84 punti e l’80% sopra agli 80 punti ne sono la più chiara dimostrazione.

Ma la 2021 non è stata “solo” un’ottima annata  ma un’annata dove i Barbaresco colpiscono per un rispetto e un’aderenza al territorio che non si vedeva da anni. Quindi la finezza spicca nei vini di Treiso, la burbera potenza in quelli di Barbaresco e la rotondità in quelli delle zone più basse di Neive, il tutto accompagnato sia da una notevole possibilità di invecchiamento che da un’attuale piacevolezza di beva.

Vigneti di Barbaresco

Erano anni che non trovavamo aromi cosi chiari e netti e tannini così vividi, delineati ma giustamente setosi e per questo consigliamo vivamente i nostri lettori di andare a consultare la guida, che vi mostrerà un’altra bella caratteristica di gran parte dei Barbaresco 2021 e cioè l’ottimo rapporto qualità/prezzo che in qualche caso si sbilancia ancor più verso prezzi molto, molto bassi. Infatti almeno il 50% dei Vini Top costano attorno ai 35 euro in enoteca e nessuno dei nostri premiati supera i 60: questo, in un momento dove le tasche non sono così piene come in passato, ha la sua importanza, specie perché siamo di fronte a vini con notevoli possibilità di invecchiamento.

Per Quanto riguarda le riserve di Barbaresco dovrete aspettare altri due giorni, quando pubblicheremo i risultati delle degustazioni e gli articoli sul Barolo 2020 (non perdetevelo!!) e sulle riserve di Barolo e Barbaresco. A proposito, lo faremo anche tra due giorni ma intanto un ringraziamento al Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani per l’aiuto che ogni anno ci da ci sembra giusto farlo fin da adesso.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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