Franz Haas ci ha lasciati1 min read

Omero diceva che gli uomini invecchiano presto nelle disavventure ma purtroppo in quella che è capitata a Franz Haas, notissimo produttore di vino altoatesino, non c’è stata, addirittura, salvezza.

Un infarto l’ha colpito quando non poteva difendersi o farsi aiutare: era su una seggiovia assieme al figlio e forse quel tempo trascorso attaccato ad un filo di acciaio ha tranciato il filo della sua vita.

Franz, produttore da sempre con generazioni di produttori di vino alle spalle, era un punto fermo nella viticoltura altoatesina e italiana.

Aveva ambizioni e sogni importanti, come il voler fare il miglior Pinot Nero del mondo, ma riusciva a gestire il quotidiano con grande successo, producendo quantità importanti assieme a vini di alta qualità.

Il nostro Gianpaolo Giacomelli gli era amico da sempre e proprio per questo, con le lacrime agli occhi,  ha chiesto a me di scrivere qualcosa su Franz.

MI piaceva pensare di essere suo amico, che il condividere discussioni su vini e magari non sempre lo stesso orizzonte avesse creato un contatto con quest’uomo che ho sempre visto come un timido che cerca di farsi passare per l’opposto. Ma del timido, della persona dolce e sensibile, aveva i tempi e le movenze, spesso camuffate da burbera bonomia.

Mi dicono che aveva fatto di recente controlli al cuore ma che tutto era risultato a posto.

Purtroppo a posto c’era ben poco ma adesso sappiamo chi curerà le più belle vigne di pinot nero tra le nuvole.

Ciao Franz, grazie di tutto e che la terra ti sia lieve

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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