Omero diceva che gli uomini invecchiano presto nelle disavventure ma purtroppo in quella che è capitata a Franz Haas, notissimo produttore di vino altoatesino, non c’è stata, addirittura, salvezza.
Un infarto l’ha colpito quando non poteva difendersi o farsi aiutare: era su una seggiovia assieme al figlio e forse quel tempo trascorso attaccato ad un filo di acciaio ha tranciato il filo della sua vita.
Franz, produttore da sempre con generazioni di produttori di vino alle spalle, era un punto fermo nella viticoltura altoatesina e italiana.
Aveva ambizioni e sogni importanti, come il voler fare il miglior Pinot Nero del mondo, ma riusciva a gestire il quotidiano con grande successo, producendo quantità importanti assieme a vini di alta qualità.
Il nostro Gianpaolo Giacomelli gli era amico da sempre e proprio per questo, con le lacrime agli occhi, ha chiesto a me di scrivere qualcosa su Franz.
MI piaceva pensare di essere suo amico, che il condividere discussioni su vini e magari non sempre lo stesso orizzonte avesse creato un contatto con quest’uomo che ho sempre visto come un timido che cerca di farsi passare per l’opposto. Ma del timido, della persona dolce e sensibile, aveva i tempi e le movenze, spesso camuffate da burbera bonomia.
Mi dicono che aveva fatto di recente controlli al cuore ma che tutto era risultato a posto.
Purtroppo a posto c’era ben poco ma adesso sappiamo chi curerà le più belle vigne di pinot nero tra le nuvole.
Ciao Franz, grazie di tutto e che la terra ti sia lieve