Foglio 32, il negroamaro si unisce al primitivo e al sussumaniello2 min read

Se alcuni vitigni oggi definiti “minori” sono stati abbandonati o divelti, una ragione ci sarà! Anzi più d’una direi.

Tra queste, la scarsa produttività che spesso contraddistingue queste varietà, ha avuto un peso determinante, se si pensa ad una produzione tutta orientata alla quantità.

Un altra ragione è stata quella che questi vitigni non incontravano i gusti e le richieste del mercato  adagiato  prevalentemente  su modelli internazionali.

Ma le cose cambiano ed oggi il mercato premia proprio quei vitigni sino a qualche tempo fa destinati all’estinzione, premiando la loro unicità.
Tra gli oltre 25 vitigni pugliesi , tra maggiori e minori, alcuni stanno lentamente uscendo dal limbo di una  produzione spesso  dimostrativa per assurgere a protagonisti o anche ad importanti comprimari. 

Accanto ai classici uvaggi di Negroamaro e Malvasia si assiste oggi anche a quelli meno diffusi con il Priimitivo ed il Sussumaniello.

Così il Foglio 32 dell’azienda Partemio (ex Lomazzi & Sarli) che punta su questo blend dalle caratteristiche molto accattivanti. 

Colore intenso e brillante con riflessi appena venati da toni granata. Note speziate e balsamiche si alternano con uguale intensità cedendo poi a quelle di frutti neri  connotando  un quadro olfattivamente piacevole.

Lo stile è moderno ma non esuberante e concentrato   come il colore lascerebbe presupporre. Materico, con palato  pervaso da  morbidezza controbilanciato da  una piacevolissima  vena di acidità che lo rende fresco. Il finale mostra ancora sensazioni speziate e di liquirizia nera. Vino immediato ed  elegante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foglio 32 2008
Salento Rosso IGT
Az.: Partemio
tel.: 0831-725898
Uvaggio: 50% Negroamaro, 30% Susumaniello, 20% Primitivo
Giudizio: Buono

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE