Domenica 14 settembre a Poggibonsi i vini di Gambelli fatti nel passato arrivano nel presente1 min read

Domenica 14 settembre, durante la seconda edizione di “Poggibonsi di Gusto” ci sarà una degustazione che vedrà protagonista ben cinque vini del passato (più o meno recente) fatti da Giulio Gambelli.

Naturalmente si parla di cantine gambelliane importanti come Montevertine, Il Colle, Bibbiano, Villa Rosa San Donatino e Rencine, che presenteranno ognuna un vino fatto da Giulio, quindi precedente al 2012. Sei Sangiovese di razza fatti dal grande maestro del Sangiovese e presentati da me e dai produttori stessi.

Un momento unico per gustare il passato nel presente, per capire le peculiarità del sangiovese invecchiato attraverso vini creati, sia in Chianti Classico che a Montalcino, da Gambelli.

La degustazione avrà inizio alle ore 18 e si terrà presso la sala degustazione del Caffè del Teatro Politeama in Piazza Roselli.

Per iscriversi occorre mandare una mail a info@fondazioneelsa.it e il Il costo di partecipazione è di 15 euro.

Ma per tutta la giornata, a Poggibonsi di Gusto,  avrete oltre 40 punti di ristoro nel centro storico di Poggibonsi dove gustare grandi vini (saranno presenti aziende del calibro di Tiezzi, Bibbiano, Il Colombaio di Santa Chiara, Cesani, Castello della Paneretta, Ormanni e molti altri) e ottimi prodotti gastronomici.

Vi aspetto sia alla degustazione gambelliana che a Poggibonsi di Gusto.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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