Da Carlo a Orvieto: cucina tipica ben fatta e simpatia2 min read

La via centrale di Orvieto e purtroppo simile a quella di tanti altri centri che vivono di turismo e di vino: ristoranti, trattorie, enoteche, vendita di prodotti tipici, bar  si dividono gli spazi principali.

Abbastanza spesso i prodotti tipici che vengono venduti, non solo a Orvieto ma “dalle Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre al Reno” non sempre sono tipici e soprattutto non sono di alta qualità. Questo ragionamento, per traslato, arriva alla ristorazione e quindi bisogna selezionare con attenzione i luoghi con “cucina tipica” dove ci fermiamo.

Da Carlo non è proprio nel corso di Orvieto ma in una stradina laterale che “filtra” molto la clientela e ti porta in una piazzetta abbastanza ombreggiata che sembra fatta apposta per mettere dei tavolini all’aperto e mangiare in tranquillità. Naturalmente ci sono anche gli spazi interni, due piccole ma accoglienti salette  con dei simpatici e colorati quadri alle pareti.

L’apparecchiatura è corretta e dignitosa, consona ad un locale dove non si spendono certo cifre astronomiche ma che ci tiene a mantenere lo standard ad un buon livello.

Lo standard e tutto il resto lo garantisce Carlo, proprietario e deus ex machina del locale, un giovane che unisce la simpatia al mestiere, con quel tocco di “sana irriverenza” che crea subito un buon feeling.

Il buon feeling viene immediatamente rafforzato da degli antipasti semplici ma sostanziosi, come la bruschetta con la purea di fave e finocchietto o quella classica col pomodoro. Fin dall’inizio si capisce che il locale e di cucina tipica umbra, ma il livello qualitativo è sicuramente alto. La conferma sono gli umbricelli (una specie di pici più corti e di forma irregolare) con il tartufo nero e soprattutto il piatto che fa da cartina tornasole  della qualità in ogni locale del mondo: le polpette.

Da Carlo si mangiano con una densa e saporita salsa di pomodoro ma soprattutto la carne e gli altri componenti non sono  il risultato di un “assemblaggio” di rimanenze da frigo, bensì un’esaltazione della carne fresca e di un equilibrato uso di spezie non invadenti. Anche i fagioli cannellini con il tartufo nero sono buoni aldilà dell’ottimo tartufo e  finiamo prima dei dolci perché le porzioni sono indubbiamente abbondanti.

I vini sono quelli locali, quindi soprattutto Orvieto DOC, anche perché la moglie di Carlo è una valente produttrice.

Il prezzo, comprensivo di tre portate e del contorno (escluso il vino) non supererà i 35/40 euro: quindi più che corretto, specie per la qualità mostrata nei piatti e nella scelta delle materie prime.

Alla fine  non mi sono potuto esimere da fare una foto con Carlo, sotto la scritta da Carlo: un trittico carlesco che non offusca minimamente quello meraviglioso della facciata della Cattedrale di Orvieto, distante poche centinaia di metri da questa ottima trattoria.

Da Carlo

Vicolo del Popolo, 9, Orvieto

Tel. 0763343916

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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