Cinque anni fa ci lasciava Pierlorenzo Tasselli1 min read

Siamo un giornale all’antica e per questo siamo orgogliosi di ricordare  la persona più anticamente moderna che noi di Winesurf abbiamo conosciuto e apprezzato, Pierlorenzo Tasselli.

Anche adesso mentre scrivo a nome di tutta la redazione, mi sembra impossibile che non ci sia più. Pierlorenzo era talmente vivo nelle sue dissacranti ma geniali opinioni, nelle sue pantagrueliche mangiate, nelle sue finissime deduzioni che non esiste altro posto per lui che in mezzo a noi.

In effetti non passa incontro che non venga ricordato, perché lui non era solo parte integrante di Winesurf e di moltissime altre cose, ma era un po’ il leggiadro e instancabile collante morale che ogni giornale e ogni gruppo di persone vorrebbero avere.

Era anche e semplicemente un carissimo amico, quello con cui ho, abbiamo condiviso anni di viaggi, di allegria, di vita.

Grazie ancora della tua amicizia.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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