Campania Stories 2021: la meravigliosa unione degli opposti1 min read

Una colonia montana a picco sul mare, gli opposti che si incontrano in un luogo scenograficamente unico e meraviglioso è stata (se ci pensate un attimo) la logica cornice per l’inizio di Campania Stories 2021, manifestazione dove gli opposti enologici campani si incontrano da sempre. Infatti si va da bianchi prodotti  su vigne a picco sul mare a rossi che nascono in zone interne con climi più vicini al Monte Bianco che all’idea che uno ha della Campania.

I santi teutonici di Miriade and Partners (perché solo persone dotati di pazienza da santi e organizzazione teutonica possono riuscire a mettere assieme il mondo del vino campano) hanno fatto anche quest’anno il miracolo di organizzare, in posti da urlo, l’unica manifestazione che presenta la realtà del vino di una regione che ha tantissimi vini di alto livello ma che non riesce e forse non vuole nemmeno rendere facile la loro conoscenza.

Grazie dunque a questi (oramai ex) ragazzi dal 30 agosto al 5 settembre verranno degustati i vini di 90 cantine ma soprattutto verranno visitate le varie realtà del vino campano: dalla zona del Vesuvio ai Campi Flegrei, dal Sannio all’Irpinia e alle molte realtà del casertano e naturalmente la meravigliosa costiera amalfitana e la zona di Sorrento.

Vi farò sapere, giorno per giorno, le mie impressioni e i risultati degli assaggi che, grazie anche ai sommelier dell’AIS Campania, ci impegneranno a partire da stamani.

Ammettetelo, siete un po’ invidiosi!

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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