
VINviaggio
ViVa Valtellina, per dimostrare quanto è viva la Valtellina del vino
La prima manifestazione organizzata dai viticoltori vlatellinesi raccolti attorno al Consorzio non era certo da perdere.
La prima manifestazione organizzata dai viticoltori vlatellinesi raccolti attorno al Consorzio non era certo da perdere.
ll Gavi 2024 si allinea su quella che è la media nazionale, almeno fino al momento in cui lo stesso Gavi non rimane qualche anno in bottiglia, diciamo come minimo almeno 3-4. Poi la situazione cambia, quasi sempre in positivo.
Tre annate di Friulano isontino assaggiate anni fa e, senza saperlo, riassaggiate quest’anno, sono una bella scusa per parlare dei vini di Alvaro Pecorari.
Dopo Sauvignon e Chardonnay eccoci arrivati alla “sfida a tre” per i Pinot Grigio di Alto Adige, Trentino e Friuli Venezia Giulia.
Sangiovese creati anni fa dal Maestro del Sangiovese verrano presentati in una degustazione che porta il passato nel presente. Non Mancate!
Ieri sera ho avuto la fortuna di partecipare ad una festa (ormai non si usa più questo termine) a San Donatino e vi garantisco è stata una serata memorabile per vini, cibo e assoluta rilassatezza.
Questo vino mi è sempre piaciuto per la sua “trattenuta rusticità” che si traduce in una tannicità viva ma equilibrata.
Questo Campo alle More 2021, da vigneti sopra ai 500 metri, è proprio un bel Pinot Nero: frutta di bosco al naso, corpo importante e succoso con tannini dolci, setosi e avvolgenti.
Cosa possiamo fornire noi matusalemme enoici ai giovani che si approciano a fare il nostro lavoro nei prossimi 40 anni? Forse, ripeto forse, dei consigli.
Quest’anno per quanto riguarda i vitigni definiti internazionali e coltivati in Alto Adige, Trentino e Friuli Venezia Giulia, abbiamo pensato di presentare i risultati in parallelo, in modo da permettere ai nostri lettori di avere un panorama più ampio.