Auguri e…..collaboratori5 min read

Quest’anno ho pensato di chiedere ai nostri collaboratori qualche riga di augurio per tutti voi. Qualcuno ha risposto e qualcuno no (ma non importa, basta il pensiero) ed io ve li propongo in rigoroso ordine casuale. Il mio pensierino invece ve lo risparmio, (però, se proprio volete, date un’occhiata qui) e mi limito soltanto ad un classico “Tanti tanti auguri!”

 

Una volta dissi ad un sacerdote: "Sono sorpresa; lei ha una cultura sui prodotti agroalimentari davvero notevole. Come mai?". Lui rispose:"Sono convinto che quando Lo incontrerò, Dio mi chiederà, tra l’altro: «Hai mai assaggiato quel tipo di mele particolare? E quel tipo di carne che solo in quella regione si alleva? E quel vino prodotto con quel vitigno così originale?». E se io risponderò: “No, Signore non ne ho avuto il tempo, Lui mi dirà: «E perché pensi che io li abbia creati se non per dare all’uomo il piacere di assaggiarli?».
Auguro a ciascuno un 2011 alla scoperta di tanti di questi prodotti
frutto della fantasia divina e dell’ingegno dell’uomo.

 

Maddalena Mazzeschi

 

 

Dopo 1.985 anni posso ben dire di essere stanco. Lo ero già quando presi vita, figuriamoci ora dopo così tanti anni di onorata carriera. Al servizio di chi o cosa poi…! A volte il senso della mia inutilità è così vivo che mi chiedo perché io debba continuare così. Le persone non mi prendono sul serio, mi usano solamente e poi….e poi mi gettano via, così, al vento e nel vento.  Ma ci sono anche momenti belli. Ad esempio quando vengo circondato da quegli strani suoni e rumori. Non so perché,ma un senso di euforia mi prende, e quando esco  da quel luogo affollato dove abitualmente sto, sono più leggero ed aereo. La gente ama invitarmi, spesso inutilmente, e non è affatto raro che io venga chiamato da un capo all’altro del mondo. In tal caso adoro viaggiare di bocca in bocca, per non precludermi alcuna possibilità di svolgere il mio compito.  Nella mia lunga esperienza sono stato partecipe e testimone di grandi accadimenti ma ora la gioia sta per lasciare il posto al senso di inservibilità di questi ultimi anni. Dove troverò ancora la forza di pronunciare il mio nome? Spero in voi!. Il mio nome? Auguri e di cognome faccio Felici.

 

Giovanni  Solaroli

 

 

Auguro a tutti che la gola non sia più un peccato!
Già patiamo tanto in vita: si pecca di gola e si espia crescendo di panza! 
Non mi piacerebbe trovarmi a degustare vini con voi di Winesurf per l’eternità tra  fiamme e diavoli!

Enzo Scivetti

 

 

Carissimi,

ricordo alla Maddalena Mazzeschi che l’ inizio del complicato rapporto fra Lui e noi è stato un divieto alimentare . Sicuramente fu un espediente psicologico, per indurci a mangiarlo, il frutto della conoscenza e del discernimento fra bene e male.
Auguro a tutti di continuare a trasgredire, con applicazione e perseveranza. Bevendo, prima, un buon bicchiere e meditando, dopo, davanti a un buon bicchiere.
Ribellarsi è giusto

Pierlorenzo Tasselli

 

 

La coscienza è l’unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza (Harper Lee, Il buio oltre la siepe)
E questo vale anche per il vino!
Auguri a tutti

 

Fabrizio Calastri

 

 

 

La piccola tempesta di neve non lo colse impreparato, insieme alla nebbia e al buio della sera. Faceva sci da fondo tra quei boschi da quando era ragazzo ma se lo diceva da mezz’ora almeno che  doveva tornare indietro, verso il calore rassicurante del rifugio, verso le luci dei  fari delle ultime auto che lasciavano il piazzale.  Un furore sconosciuto lo spingeva avanti. Era posseduto da una “trance” agonistica senza senso, nascosta dall’apparente compostezza dell’andare. Cadde, stremato, ai piedi di un Cerro. La piccola tempesta era diventata bufera e a malapena si distingueva il rosso della tuta tra tanto furibondo candore. Era notte fonda quando venne l’angelo, con un brodo caldo e un sorso di vino rosso. – Perché ci hai messo tanto ad arrivare – disse l’angelo – ti sto aspettando da così tanto  tempo! Ora ti porto anche un poco di spezzatino con le patate, come piace a te. Ti farà bene. Sei tutto gelato e hai gli occhi così stanchi…-. Lui riconobbe quella voce: era di Alantino, il gestore del rifugio, suo amico da sempre, e quel semplice pasto caldo era davvero degno di un angelo.
Vi auguro di perdervi, dovunque capiti. Vi auguro di ritrovarvi, comunque capiti.
Buon 2011.

Roberto De Viti

 

 

 

Oggi mi è stato chiesto come mai ho fatto del mondo del vino il mio lavoro e il mio hobby. C’ho pensato un po’ su ma la risposta era lì immediata: spesso ad accompagnare i nostri momenti più importanti è un calice di vino, lo si innalza per i brindisi, lo si condivide con gli amici, lo si dedica per un evento, suggella patti e contratti, raduna amici per una chiacchierata e scalda il nostro spirito nei momenti di riflessione. Con la speranza che le prossime feste siano per tutti i lettori di Winesurf un ulteriore motivo e momento di condivisione “di…vino” rivolgo a voi il mio augurio con un cin cin e con una piccola citazione:"Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e… se ne parla" … e Winesurf fa per voi e con voi tutto questo.

Simona Migliore

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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