Asta del Barolo:bello aiutare chi sta peggio di noi2 min read

Lo ammetto! Per chi come me predilige situazioni meno “mondane”, che evita le serate di gala e gli inviti patinati in cantina, alla lettura dell’invito sono rimasto un po’ diffidente. In realtà lo scopo dell’evento, una raccolta fondi di beneficienza, l’amore incondizionato per il Barolo e il fatto che non ho mai assistito ad un’asta importante sul vino, mi hanno convinto a montare in auto alla volta della Langa.

L’Accademia del Barolo, promotrice di quest’asta, è una piccola associazione nata proprio in occasione  di questo evento; raccoglie il testimonial dalla cantina Gianni Gagliardo che per i passati 11 anni ha organizzato da sola, nella propria cantina, l’Asta del Barolo.

Oggi ad essa si sono affiancate altre 10 cantine, che hanno contribuito quest’anno a tutta l’organizzazione: Azelia, Conterno Fantino, Michele Chiarlo, Damilano, Poderi Luigi Einaudi, Franco M. Martinetti, Cordero di Montezemolo, Podere Rocche dei Manzoni, Paolo Scavino e Vietti. Tutte cantine di primo piano a cui, secondo i soci, se ne aggiungeranno presto altre vista la volontà di non diventare piccolo club esclusivo, ma gruppo di produttori con a cuore la promozione dell’immagine del Barolo attraverso anche questa iniziativa.

L’asta si è tenuta presso il Castello di Barolo, sede dell’Enoteca Pubblica e del Museo del Vino (recentemente ristrutturato) ed ha visto la partecipazione di numerosi collezionisti e appassionati, presenti direttamente in sala oppure in collegamento via internet da Hong Kong e Singapore.

L’amico Giancarlo Montaldo ha sapientemente battuto i 36 lotti, affiancato volta per volta da vari testimonial quali Simona Izzo, Ricky Tognazzi, James Suckling, Federico Quaranta ed Edoardo Raspelli che hanno reso più piacevoli le 4 ore di svolgimento. La sala ha anche potuto godere della successione di piccole perle gastronomiche preparate dalla brigata di Davide Scabin.

Alla fine l’obiettivo è stato raggiunto: le 181 bottiglie battute all’asta hanno fruttato la bella cifra di € 39.320 che saranno destinati alla scuola alberghiera realizzata in Cambogia, a Sihanouk, dal prete salesiano Roberto Panetto. Una scuola che aiuta i giovani cambogiani a trovare un lavoro con dignità e professionalità, togliendoli ad un futuro di indigenza e disperazione (http://www.donboscohotelschool.com/).

Un lotto in particolare ha ricevuto notevole apprezzamento: la collezione completa di tutti i produttori in occasione dei 150 anni che è stata realizzata in 2 esemplari, uno dei quali sarà donato al Presidente della Repubblica. La cassa è stata battuta per € 4.000,00.

Dunque una bella soddisfazione per Gianni Gagliardo e il figlio Stefano: l’Asta che nacque nel 1998 con l’obiettivo di  valutare quali fossero le quotazioni di mercato del Barolo tra i collezionisti, si è trasformata in un evento utile anche ad altri scopi, non da ultimo quello della Beneficienza da cui il mondo enoico è forse spesso un po’ troppo lontano.

Gianpaolo Giacomelli

È nato a Lerici, vive a Castelnuovo Magra ed è quindi uomo di confine tra Toscana e Liguria. Al momento della “scelta” ha deciso di seguire la passione per le cose buone invece del comodo lavoro dietro una scrivania. Così la “scelta” lo ha portato a Londra a frequentare i corsi per Master of Wine, finendo tempo e soldi prima di arrivare agli esami. A suo tempo ha aperto un winebar, poi un’enoteca e alla fine ha un’associazione culturale, un wineclub, dove, nella figura di wine educator, propone serate di degustazione e corsi. Fa scorribande enoiche assaggiando tutto quello che può, sempre alla ricerca di nuovi vini. Ha collaborato con varie testate del settore, contribuito alla nascita delle guide vini Espresso e Vini Buoni d’Italia prima di dedicarsi anima e corpo a Winesurf.


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