Assaggi in Franciacorta: buoni vini ma… in zona dove comprarli?5 min read

Mentre voi leggerete quest’articolo (se è la mattina di giovedì) noi staremo degustando Extra Brut e Brut Millesimati, mentre domani chiuderemo con i rosé (millesimati e non).

Una bella fetta del nostro lungo assaggio franciacortino è oramai alle nostre spalle (abbiamo assaggiato 200 dei 300 vini in degustazione) e quindi alcune ulteriori impressioni ci sembrano doverose.

Pas Dosè millesimati e non: dei non millesimati abbiamo già accennato (vedi) mentre i millesimati assaggiati oggi ci hanno dato segnali discordanti. Da una parte ci sono quelli che ti aspetteresti, dotati di nasi forse ancora immaturi ma con freschezza e acidità quasi tagliente (ma bella!!!) e dall’altra una serie di vini che sembrano quasi fuori tipologia: basati su grassezza e con stranissime sensazioni di liquer (impossibili nei fatti). Inoltre in certi casi stupisce l’eccessivo tempo prima della messa in commercio (abbiamo degustato addirittura un 2001) soprattutto confrontandolo con quello che il vino offre adesso, che in diversi casi è forse meno di quello che poteva offrire 2-3 anni prima.

Saten millesimati e non: piano piano la tipologia sta trovando la sua quadra. Nel naso le sensazioni fruttate sono finalmente pulite e nette mentre in bocca una rinnovata freschezza (ma ancora esistono diversi casi di Saten troppo morbidi) conferisce al tutto una piacevolezza che non fa pesare gli eventuali grammi di zucchero residuo in più. Nei non millesimati talvolta si nota un po’ di vuoto al centro, cosa che scompare nei millesimati (in particolare 2007) che uniscono spesso profumi molto interessanti a buone pienezze: questo è condito e unito da una cremosità che porta ancora più piacevolezza al tutto. Ne abbiamo assaggiati in totale più di 60 e, pur senza dirvi i punteggi, ce ne sono piaciuti molti.

Brut non millesimati: la vera base della denominazione. Non sappiamo se sia merito dell’annata base su cui sono fatti questi vini (2008) o del maggior tempo trascorso in bottiglia, fatto sta che praticamente tutti hanno nasi definiti ed una entrata in bocca precisa e lineare. Alcuni mostrano anche potenza non scontata e freschezza di ottima taratura. Se i Millesimati daranno quello che i Brut base hanno promesso, ne “assaggeremo delle belle”.

Quindi note positive sui vini ma, come voi ben sapete, noi non siamo felici se non troviamo qualcosa da ridire. L’argomento “ostico” si chiama tappo ma, volendo ancora investigare sul tema, ne parleremo più avanti, dedicandogli un articolo specifico.

 

Vengo quindi ad un tema che non sapevo se trattare o meno, ma  credo giusto porre all’attenzione di tutti. Per farlo vi racconterò una storiella. Circa 15 giorni fa ero a Bergamo per un convegno e, rientrando (erano circa le 14) decido di uscire a Rovato per comprare una bottiglia di Franciacorta da portare a cena da un’amica. “Esco”-penso ingenuamente- “parcheggio alle Porte Franche (il grande centro commerciale accanto all’uscita di Rovato) entro in un enoteca, compro una bottiglia e via”.

Peccato che alle Porte Franche, il più grande centro commerciale di Franciacorta, non ci sia un enoteca. Non solo, nel supermercato al suo interno ho trovato solo una (RIPETO UNA!)etichetta di Franciacorta. Sconcertato esco e ri-ingenuamente ripenso “Prendo la strada per Iseo, sicuramente di enoteche ne troverò a decine.” Infatti ne trovo subito una, ma è chiusa (sono le 14.30 circa). Allora vado avanti sapendo che dopo poco c’è un supermercato Esselunga, catena famosa in tutta Italia per il suo assortimento vini. Entro e trovo solo quattro (quattro!!!) etichette di Franciacorta.

Preso dalla disperazione ne compro una strapagandola ed esco. Di fronte però vedo un centro commerciale e ri-ripenso…”magari c’è un enoteca”.

Quindi mi sposto in auto, riparcheggio, entro e….niente! Né enoteca né Franciacorta in buon numero al supermercato Famila.

Riparto sconsolato, ma mentre torno indietro mi viene in mente che lungo la strada c’è un ristorante famoso che ha anche l’enoteca. Mi fermo , parcheggio, scendo ed entro per sentirmi dire che in quel momento si vendeva solo vini a calice.

Con il fumo che mi esce dalle orecchie rimonto in macchina e vado verso l’autostrada; prima di arrivarci ripasso davanti a quell’enoteca che prima era chiusa. Mi fermo e vedo che ora è aperta: entro e compro una bottiglia come dio comanda, vedendo, fra l’altro, lo stesso Franciacorta comprato all’Esselunga a ben 3 euro meno (da 19 a 16!!)

Insomma: per comprare una bottiglia  come si deve di Franciacorta, nella sua zona di produzione, ci ho messo un’ora e mezzo…..Ora mi domando: ma un territorio che si è sempre basato sulla comunicazione e sul buon marketing, possibile che non abbia il suo spazio nei centri commerciali sul territorio ? Possibile che a Erbusco non vi sia un’enoteca? Possibile che per comprare una bottiglia si debba fare il giro del mondo??

Se il vendere a tutti gli angoli le bottiglie di Franciacorta in Franciacorta  non è marketing di territorio io non capisco cosa lo sia.

Non voglio colpevolizzare nessuno, solo non riesco a capire il perché di questa assurda difficoltà. Forse nei due giorni che rimarremmo in Franciacorta qualcuno ci potrà dare una risposta.

Ve lo faremo sapere.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “Assaggi in Franciacorta: buoni vini ma… in zona dove comprarli?5 min read

  1. certo che da quelle orecchie…. fumo, bollicine…sono un vero canale di comunicazione con il mondo!

  2. Le Enoteche ci sono , basta sapere dove sono 😀 (Abito in Franciacorta ovviamente)

  3. Che ci siano enoteche in Franciacorta lo si da per scontato…occorre capire dove sono!E capire come mai quelle disponibili non siano abbastanza fornite di etichette del territorio…Macchi ci “facci” sapere ci “facci”!

  4. ”¦la famosa enoteca chiusa – che peraltro apre alle 14.30 trattandosi di negozio che ha diritto a una pausa pranzo come tutti gli altri, almeno fino a che non si arriverà  alla decisione comune e a mio parere giusta di aprire in orario continuato qualsiasi esercizio commerciale – ha tutti i Franciacorta della zona – o quasi – e si trova in posizione strategica per chi esce dall’autostrada. I prezzi? nessuno può imporli e la regola “più li pagano in Azienda, più li ricaricano al dettaglio” non è assolutamente vera. Prezzi “civetta” può darsi, ma questo capita di continuo e dovunque quindi monitoralo è cosa piuttosto complicata. Quanto alla presenza o meno delle aziende Franciacortine nella GDO, credo sia una scelta personale di politica aziendale e assolutamente non soggetta a critiche: tanto più che la presenza di un’azienda esclusivamente nel canale Ho.re.ca viene considerata motivo di vanto, e questo è un pensiero molto comune tra i consumatori….
    Qualche metro in più – o in meno – e ci si trova direttamente davanti all’entrata di molte cantine dove acquistare anche solo una singola bottiglia, non è un problema.
    Marketing del territorio: a mio parere ”“ per chi ancora non l’avesse capito sono un produttore ”“ c’è un grande sforzo ed impegno da parte di tutti ma lo spazio per crescere c’è sempre!
    Questa mia, non vuole essere polemica anzi, parlare di “noi” e dei nostri pregi ”“ spero ce ne siano”¦ – e difetti sicuramente ci aiuta.
    Forse si è trattato di un giorno particolarmente sfortunato quindi non si perda d’animo!

  5. Ho pensato molto se scrivere o meno queste righe sulla mia “disavventura” franciacortina. Ho deciso di farlo non per voler puntare il dito ma perchè , parlando con diverse persone in Franciacorta ho capito che questo è un puntum abbastanza dolens. So anch’io che basta andare in una cantina ma per l’appunto quella che produce il Franciacorta che avevo in testa era lontana. E’ giusto che i locali chiudano per l’ora di pranzo, magari si potrebbe esporre fuori un cartello con le enoteche aperte in quelle ore, un po’ come fanno le farmacie. La scelta di stare o non stare in GDO è legittima per ogni cantina e sono io il primo che non vuole mettere bocca in questo. Le mie righe dovrebbero solo servire a questo territorio, molto avanti in tante cose, a capire che ci sono alcuni punti importanti da rivedere (con calma e tranquillità ) e magari da migliorare. Faccio degli esempi: cartelli indicatori per le enoteche sul territorio, uffici turistici con elenchi dei luoghi dove comprare (oltre alle cantine) vino in Franciacorta. Il consorzio che crea un enoteca, appunto, consortile.
    Insomma, parliamone!

  6. Ho tre ipotesi: 1) i franciacortini bevono come delle idrovore e quindi al foresto non restano che il latte e l’acqua. 2) i franciacortini non bevono e quindi perchè dovrebbero occupare dello spazio inutilmente?
    3) i franciacortini lo tengono nascosto in cantina, lo tirano fuori solo per barattarlo con lo sciampagne.

  7. mi sembrano ottimi suggerimenti quindi grazie e sono pienamente d’accordo: continuiamo a parlarne!
    I commenti negativi e positivi purchè costruttivi sono davvero utili, e l’ho detto nel primo commento in maniera più che sincera.
    Tenetemi aggiornata!

  8. @Carlo già  c’è http://www.stradadelfranciacorta.it/it/gastronomia/enoteche.php oltretutto il sito ufficiale e la pagina Facebook sono sempre molto aggiornati! http://www.franciacorta.net/it/home/
    @James buona la 1° 😀
    Non in tutta la GDO c’è lo stesso assortimento, vi posso però assicurare che in molti supermercati si può trovare una grande varietà  di Franciacorta a prezzi modici (ieri ho preso un Brut Catturich-Ducco a 7€)
    Ovviamente tutto si può migliorare 😀

  9. mi scusi signor macchi, ma se l’enoteca/ristorante da lei indicato è la dispensa pani e vini guardi io che ci lavoro in questo posto soprattutto in quell’ orario non lo ho mai vista xke da noi puo far compere in enoteca per l’appunto dalle 9 di mattina fino a chiusura del locale che di solito è sempre dopo le 24… non so magari mi sento tirato in causa siccome nel nostro locale “il piu fornito di tutte le etichette del mercato franciacortino ad prezzo di cantina” noi siamo ben lieti di ospitare gente che come lei è venuto in visita in questo splendido territorio e x magari comprare le note bollicine.
    se vuole ritornare nel nostro territorio o nella nostra enoteca siamo lieti di parlare di questo fatto.. aspetto una risposta grazie.
    Giancarlo

  10. Solo per dire che ieri sera mi sono tolto lo sfizio di fare un giro alle Porte Franche presso il supermercato il Gigante : erano presenti tre aziende franciacortine con diverse etichette; proseguo e vado all’Esseluga , aziende franciacortine presenti nel punto vendita n. 10; in alcuni casi le aziende erano presenti con più tipologie di prodotti, anche in versione magnum e 0,375ml. L’allestimento nei supermercati era quello solito, di tutti i giorni, per intenderci non vi sono allestimenti pre-natalizi.

  11. Non so in quale locale lavora Giancarlo, probabilmente non in quello dove sono entrato io e, per quanto dice Giovanni….3 è sicuramente meglio di 1 ma siamo nel centro commerciale più grande di Franciacorta e forse uno si aspetta di trovare un’assortimento degno di un territorio che ha ( butto a caso) almeno 150-180 imbottigliatori. I 10 da Esselunga non sono pochi e mi fa piacere saperlo. Posso solo riconfermare quanto ho visto io, sperando vivamente di essere capitato nel giorno di sfiga cosmica per l’assortimento dei Franciacorta. Detto questo il fatto che alle Porte Franche e ad Erbusco non ci sia un’enoteca mi sembra una cosa da non sottovalutare. Spero che tutto questo fermento dietro al mio articolo porti ad uno sviluppo o almeno ad una migliore organizzazione di enoteche o altri punti vendita.

  12. Alle offese, essendo io persona educata e corretta, non rispondo, specie se fatte da una voce che si nasconde dietro l’anonimato. Sulle altre cose: lo dice lei che sono andato alla Dispensa: io non l’ho mai scritto e non lo nego né lo confermo proprio perchè il mio articolo non era per puntare il dito verso qualcuno ma per evidenziare una situazione in cui sono capitato. La situazione è quella. Potevo andare a Rovato ma non ci sono andato e, anche se detto da un maleducato, terrò presenti le sue segnalazioni. Inoltre, come ho già  scritto, il Franciacorta che cercavo era di una cantina distante dal casello ed inoltre, per evitare problemi con i produttori, se posso e ho fretta non vado in una cantina a comprare una bottiglia. Sperò che, se risponderà , lo farà  in maniera corretta altrimenti sarò costretto a togliere i suoi due commenti perchè , ribadisco, io ci metto la faccia e non ho problemi a farlo.

  13. Sig. Macchi, al di là  delle offese e dei toni de “il Contestatore “, l’analisi da lui fatta non fa una grinza e denota una perfetta conoscenza della situazione territoriale franciacortina, improntata essenzialmente sulla valorizzazione delle cantine. Non mi sembra invece corretto il suo approccio in quanto da una situazione particolare, la sua, arriva a delle conclusioni sul marketing territoriale francamente non condivisibili. A proposito l’enoteca Cantine di Franciacorta è ad Erbusco, certo non è in paese, ma sempre ad Erbusco e a 200 mt da una delle cantine più note di Franciacorta, sempre ad Erbusco. Per quanto riguarda “la Dispensa” non serve confermare o negare, per chi conosce la zona, in base alla descrizione da lei fatta, sa che non ci sono alternative.

  14. Carissimo Giovanni, se per analisi si riferisce alle enoteche presenti in zona non posso che darle ragione. Peccato che all’uscita dell’autostrada non ci sia un elenco delle stesse. inoltre uno si aseetterebbe che nel centro comerciale più grande di Franciacorta si potesse trovare più di una o tre etichette del vino per cui quella terra è famosa. nessuno nega che le cantine vendano vino ma, come lei può capire, presentarsi in una cantina alle 14-14.30 di sabato, chiedere una bottiglia e poi, per sfortuna essere riconosciuto, mette il produttore ed il giornalista in un imbarazzo che è meglio evitare. Su quel luogo di cui lei parla, rimango sulla mia posizione precedente e comunque invito a leggere attentamente quanto ho scritto. Sul resto, oltre ad indirizzi di enoteche, e discorsi su cantine grosse e piccole che vendono o non vendono. Non mi sembra ci siano state grandi rivelazioni. indubbiamente non frequento la Franciacorta tutti i giorni ma la lamentela che ad Erbusco non c’è un enoteca l’ho avuta da uno del posto. Io ho solo segnalato il fatto, come ho cercato di dare dei consigli che possano evitare la disavventura in cu isono incorso. Tornando ai Centri Commerciali o ai supermercati: non crede anche lei che, come accade in tanti paesi esteri, nelle grandi zone vitivole gli scaffali possano riservare maggiori spazi alle suddette zone?
    Poi, mi permetta, ma mettersi ad offendere anche persone che nemmeno sono entrate in questa discussione mi sembra molto triste e molto da vigliacchi. Io motivo le mie opinioni e parlo di quanto mi succede mettendoci la faccia. Su chi pensa di rispondere in maniera anonima ma corretta non ho nessun problema, mentre quelli che si nascondono dietro un nome di fantasia non credo siano degni di essere seguiti e commentati da persone come lei e me.

  15. su l’ultimo commento del contestatore sono d’accordo e se lei nn è un codardo tiri fuori detto proprio in un gergo poco italiano i nomi dell’enoteca in cui l’hanno respinta visto ke di locali che fanno sia wine bar e enoteca qui in franciacorta ce ne è solo uno e questo è DISPENSA PANI E VINI…. dove trova tutte le etichette della franciacorta pochissime d’italia e una ventina forse di champagne e mi scusi ma se lei legge il mio primo commento cc’è scritto ke io lavoro in dispensa e cmq sia la prossina volta esca dal casello autostrada di palazzolo alla rotonda proprio fuori dal casello c’è un centro dove trovera un wine bar ed imparte un’enoteca e questa è solo una di 20 enoteche disposte sul nostro territorio franciacortino composto da 48 paesi e ben si piu di 120 cantine affermate e emergenti mi raccomando la prossima volta si fermi di piu in questo spllendido territorio

  16. Mi avete convinto!
    Da vigliacco lascio i commenti dei coraggiosi che si nascondono dietro l’anonimato per offendere chi ci mette la faccia. Potrete anche continuare a commentare ma non vi risponderò più, cosଠtra un po’ di tempo potrete vedere quello che avete scritto e, spero per voi, vergognarvi.

  17. io non mi sono nascosto dietro a nessuno anzi ti ho anche detto dove lavoro se vuole venire a trovarmi e nn rispondere è da codardi anzi vuol dire non aver passato del tempo dove lei dice di esser stato e sto aspettando il nome del ristorate enoteca famoso grazie….

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