Antinori (ri)entra nel Consorzio del Chianti Classico1 min read

La notizia é di quelle ghiotte: la gallina dalla uova d’oro Antinori si (ri)sposa con il Gallo Nero. In attesa di vedere i pulcini che nasceranno fermiamoci al fatto. L’annuncio é stato dato stamani durante la conferenza stampa alla Leopolda ma già da giorni i responsabili del Consorzio ci annunciavano una grossa novità.

Indubbiamente il ritorno di Antinori é un "grosso colpo di mercato" per il Chianti Classico, che piano piano sta portando a casa tutti grandi nomi che avevano scelto altre strade.

La domanda che mi pongo ed a cui non so rispondere è "Perché Antinori é rientrato?"

Sicuramente i lettori avranno idee in proposito e spero le espongano qua sotto.

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “Antinori (ri)entra nel Consorzio del Chianti Classico1 min read

  1. Attualmente ci sono delle giacenze di Chianti Classico enormi, oltre 800.000Hl. Nel 2011 sono stati prodotti circa 280,000Hl di vino per capire l’ordine di grandezza della cifra. Fin quando le giacenze non diminuiranno il prezzo dello sfuso resterà  basso anzi tenderà  al ribasso. Le altre denominazioni toscane stanno tutte recuperando,ma il Ch.Cl. visto che le giacenze non solo diminuiscono ma anzi aumentano ha delle prospettive a dir poco difficili. L’Antinori a suo tempo in qualche modo aveva in qualche modo aveva contribuito a creare questa enorme giacenza sul mercato quando decise di declassare il “Villa Antinori”, il “Badia a Passignano”in IGT da Ch.Cl. che erano, non dovendo cosଠpagare le cifre che allora erano richieste per reperire sul mercato dello sfuso le notevoli quantità  che le occorrevano, potendo contare sulla notevole forza del brand Antinori per compensare il fatto di commercializzare “solo” IGT.Ma il Territorio, come tutti sanno, è un valore aggiunto molto più importante oggi di ieri e per farla breve allora perchè non convincere l’Antinori a rientrare nel Consorzio, magari patteggiando sulla notevolissima, suppongo, cifra che dovrebbe esborsare al Consorzio, come ogni aspirante socio, e cosଠpotersi fregiare di nuovo del sigillo del Gallo nero ? In questo modo le giacenze potrebbero di nuovo tendere ad abbassarsi salvando la situazione ormai al limite del collasso,e anche se i prezzi dello sfuso del Ch.Cl. che attualmente sono bassissimi, si rialzeranno potranno comunque essere ragionevolmente sostenuti dall’Antinori . Fantasie ? Forse.

    E poi, dulcis in fundo… Albiera for President (del Consorzio) ? 😉

  2. Carlo, e’ gia’ la seconda volta che un commento pieno di links a partire dalla Timberland ti elimina tutti i commenti precedenti. Metti un filtro a questi pirati dello spam, senno’ ti ritrovi un blog azzoppato. In bocca al lupo!

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