Anteprima Nobile: qual’è la via giusta?2 min read

Un sole splendido allieta le giornate delle anteprime toscane  e quella del Nobile di Montepulciano allestita nella Fortezza non fa eccezione.

In degustazione l’annata 2009. Diciamo subito che qui come nelle altre anteprime i campioni da botte risultano sempre in numero maggiore sino a rasentare quasi la metà di quelli proposti (16 da botte su un totale di 33 vini).

Si capisce quindi come il giudizio viene in qualche modo compromesso e tracciare un bilancio dell’annata diventa un terno a lotto, risultando invece la degustazione più indicativa degli indirizzi e degli stili perseguiti in generale dai produttori.
Possiamo comunque  dire che avendo assaggiato solo quelli in bottiglia,  ci sono parsi mediamente di buon livello e questo nonostante siano spesso poco “riconoscibili”.
Il disciplinare permissivo d’altronde, concedendo la possibilità di “giocare molto con altri vitigni”, rende questi vini poco caratterizzati; ci si aspetterebbe un marcamento più deciso del territorio espresso con il Sangiovese.

 

Vini eterogenei: da una parte uno stile sobrio con estrazioni leggere e legni ben giocati, dall’altra uno stile modernista con estrazioni notevoli e legni invadenti. Insomma ce n’è per tutti gusti.

Allora tutto bene ? A parte la mancanza di personalità per il resto tutto ok! Mi viene un dubbio: e se fosse proprio la mancanza di una spiccata riconoscibilità la loro specificità? Nooo!  non può essere, sto sicuramente prendendo un abbaglio.

 

Veniamo ai voti.

 Il recupero della Fortezza come luogo di svolgimento della manifestazione è sicuramente meglio dell’esecrata tensostruttura. Voto 7

Organizzazione generale

La presentazione dell’annata 2010 con i due vini “testimoni” presentata a degustazione iniziata è stata una scelta infelice ed è caduta   nella generale indifferenza. Voto 6

Possibilità degustative

degustazioni ordinate e servizio veloce ed efficiente nonostante gli spazi ristretti in cui i bravi sommelier dell’AIS erano costretti ad agire. La sala un po’ claustrofobica è comunque al momento il meglio che si possa avere in questa struttura. Voto 7 per lo sforzo compiuto.

Gastronomia
Come al solito il catering è il catering, ma comunque dignitoso. Voto 6

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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