Acqua in bocca? Per niente!2 min read

Una delle frasi più ad effetto durante la prima serata di un corso di degustazione è “Sapete quale è il principale componente di una bottiglia di vino? L’acqua!”

Tutti, almeno per un attimo rimangono a bocca aperta e poi capiscono di essersi stupiti per una cosa ovvia. L’acqua è infatti il principale componente non solo del vino ma di moltissime cose, il nostro corpo in primis.

Per una volta allora non voglio parlare di vino ma del suo principale “ingrediente”,  quell’acqua che, almeno per quanto riguarda l’Italia, rischia di diventare qualcosa che non appartiene a tutti ma ad una piccola elite che potrà usarla a suo piacimento.

Non siamo un giornale politico e non sto facendo politica, l’acqua è di tutti, siano essi di destra o di sinistra ed il referendum che vuole evitare la privatizzazione si svolgerà il 12 ed il 13 giugno. Proprio perché stanno facendo di tutto per boicottarlo, ho deciso di parlarne. I motivi perché oramai, pur avendo il referendum alle porte, soprattutto in televisione si parli sempre meno di acqua pubblica sono molti e mi metterei veramente a fare politica se li elencassi.

In questo articolo voglio solo invogliarvi a fare una cosa che, diceva la mia professoressa di italiano al liceo, dovrebbe far venire i brividi tutte le volte che la facciamo. Entrare in una cabina e dichiarare, per iscritto ed in completa libertà,  il proprio parere. In altre parole votare liberamente, cosa a cui noi diamo, purtroppo, sempre meno valore.

Il 12 è 13 giugno ricordiamoci che forse mai come in questo caso è importante. Votare è anche una cosa semplice, come bere un bicchiere d’acqua. Ma questo bicchier d’acqua potrebbe non essere più vostro, potreste pentirvi di non aver espresso il vostro parere quando vi arriverà la prima, salatissima bolletta dell’acqua.

Cari produttori di vino: quanto vi costerebbe l’irrigazione di soccorso se doveste pagare l’acqua a peso d’oro? Per non parlare di altre forme di agricoltura dove l’acqua è ancora più fondamentale.

Usiamola meglio ma usiamola tutti. Evitiamo che tra qualche anno possano sorgere dei veri e propri potentati sulla nostra sete. Ricordatevi, non l’ho detto io che in futuro uno dei principali problemi dell’umanità sarà la gestione dell’acqua. E noi vogliamo delegare questo problemi a chi non possiamo controllare pubblicamente?

Abbiamo il modo di spazzare via un pericolo per noi e soprattutto per i nostri figli a cui, per una volta, potremo dire di aver fatto qualcosa di buono per loro.

Andiamo a votare SI ai due referendum e soprattutto niente “Acqua in bocca”. Parlatene, parlatene, parlatene
Se volete qualche informazione in più sull’argomento potete visitare questi siti.

http://www.referendumacqua.it/
http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/
http://www.facebook.com/pages/Referendum-acqua-pubblica-wwwacquabenecomuneorg/109419942425829

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE