Il 12 e 13 novembre torna Terre di Vite al castello di Levizzano1 min read

Contaminare per trasformare, perché la bellezza nasce dalla mescolanza.

 

Da questo assunto nasce la sesta edizione di Terre di vite, che torna al castello di Levizzano Rangone il 12 e 13 novembre prossimi. Una sorta di viaggio in Italia tra i vini di ottanta produttori provenienti da ogni angolo del paese, ma anche tra cibo, arte e cultura.

 

Il calendario degli appuntamenti è ricco e prevede, oltre alla degustazione libera di centinaia di vini, una degustazione guidata dal direttore di Porthos Sandro Sangiorgi, una conversazione pubblica sull’alchimia -filo conduttore di questa edizione – tra lo stesso Sangiorgi e l’omeopata Claudio Colombo e un’esposizione delle opere del pittore emiliano Marino Lotti. A fare da colonna sonora alle degustazioni saranno nei due giorni di manifestazione le suggestioni irish del Greta folk Trio e le jam sessions in itinere degli Swingari.

 

Come nelle precedenti edizioni, Terre di vite non mancherà di valorizzare le offerte gastronomiche del territorio con banchi dedicati alle produzioni d’eccellenza della regione.

 

Contributo d’ingresso 15 Euro + 5 Euro cauzione calice

Contributo ridotto (10 Euro) per i soci Ais, Onav, Fisar, Slow Food, Aies

Per Informazioni: info@divinoscrivere.it

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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