Olinto di Gini, un Recioto oltre i confini1 min read

Durante la visita alla cantina Gini non ho saputo resistere all’acquisto di una delle poche centinaia di bottiglie prodotte del loro Recioto di Soave spumante metodo classico. Come resistere alla curiosità di assaggiare una delle sperimentazioni più coraggiose del panorama veneto?

Olinto – Mani di Fata 2006, Recioto di Soave docg Spumante Metodo Classico, affinato sui lieviti per oltre dieci anni.

Un vino raro, radicale, che nasce da Garganega appassita naturalmente, in parte botritizzata, e da una visione fuori dal tempo. Al naso si apre con intensi richiami a miele di castagno, scorza d’arancia, caramella d’orzo, frutta secca, resine e una nota balsamica che già anticipa la complessità del sorso. La spuma non è proprio sottilissima, ma cremosa, e accompagna una dolcezza mai stucchevole, bilanciata da una freschezza viva e vegeta.

Ma è il finale a lasciare il segno: una sfumatura medicinale, austera, che può spiazzare ma invita a riflettere. Non è un vino immediato, ma un’esperienza che chiede attenzione, tempo, predisposizione all’ascolto. E forse anche una compagnia con cui evitare il silenzio.

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


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