Quest’anno gli “SS” , ovvero quelli che noi chiamiamo “Saloni Succhiaruote” durante Vinitaly (mutuando dal gergo ciclistico di chi si “attacca” alle ruote del più bravo e sfrutta la sua scia) sembra siano diventati addirittura cinque (5)!
A Summa che lo precede, aggiungiamo gli ormai classici Villa Favorita e Cerea e quelle che annunciano come “new entry”: Fuori salone dei Vini Conformi e C’era una volta.
Non possiamo non notare che la deplorevole moda di sfruttare il successo altrui non solo continua ma si fortifica, prendendo forza proprio dal fatto che “così fan tutti”.
Un euro a favore di Vinitaly
Noi di Winesurf, per cercare da una parte di porre un freno a queste pratiche eticamente deplorevoli e dall’altra di vedere, giornalisticamente parlando, oltre, abbiamo fatto due cose.
La prima è una proposta semplice e realistica: ogni partecipante a queste fiere alternative (o per loro gli stessi organizzatori, se vogliono) dovrebbe versare un euro al Vinitaly, da usare da parte di VeronaFiere per migliorare servizi e logistica.
Il Grande Mago Othelmaelouise
La seconda è sicuramente meno realistica ma per molti versi in linea con il modo di agire della rivista, che cerca sempre di andare oltre, di vedere e qualche volta prevedere il futuro. Per questo noi di Winesurf abbiamo consultato un grande veggente, il Mago Othelmaelouise, uno che vede il futuro non nella solita palla di vetro ma in un doppia magnum vuota di La Tache e gli abbiamo chiesto quanti saloni alternativi si svilupperanno attorno a Vinitaly nei prossimi anni.
Ecco cosa ha visto nel futuro il grande mago.
Nel 2020 nascerà Innaturalia, il salone dei vini innaturali
La sede sarà Villa Sfavorita, una cadente villona nel vicentino e vi potranno partecipare solo i produttori di vini dove il vino è solo una scusa: taroccatori, falsari di etichette, avvelenatori più o meno conclamati, venditori di mosti deconcentrati, di gomma arabbbica, asiatica e australe.
Una sezione della fiera, chiamata Vintruglio presenterà anche vari macchinari e metodi per la produzione di bevande che possano chiamarsi ufficialmente vino. Naturalmente ci saranno dimostrazioni pratiche, e di una possiamo anche darvi qualche notizia in più: la macchina si chiama Transusto ed in un primo tempo era stata creata per diminuire i costi del vino da messa. Il macchinario, una raffinatissima catena di imbottigliamento, funziona così: si mette il vino o qualcosa di simile in bottiglia, si sceglie un’etichetta comprensiva di nome, denominazione e uve utilizzate, la si appone sulla bottiglia e automaticamente il prodotto all’interno diventa il vino in etichetta.
Nel 2025 nascerà “A Sinistra!” Il salone dei vini prodotti dai mancini
Si svolgerà sulla riva sinistra dell’Adige in una villa sinistramente famosa per diversi sinistri avvenuti nelle vicinanze. Presenteranno i loro vini solo produttori mancini, certificati dal rigorosissimo ente A MANO (Associazione Mancini Assolutamente Non Osteggiati).
L’ente certifica che in tutta la filiera produttiva , cioè sia in vigna sia in cantina, tutte le lavorazioni siano state fatte da mancini. Voi a questo punto potreste chiedervi che differenza qualitativa ci possa essere con i vini fatti dai destri: Assolutamente nessuna e del resto c’è differenza qualitativa REALE tra i vini degli attuali saloni alternativi e Vinitaly?
Nel 2030 nascerà VinFutur, il salone dei vini che devono ancora nascere
Un salone particolare, dove si presenteranno solo i progetti che dovranno nascere , le cantine che verranno costruite negli anni a venire, le mode che si imporranno tra qualche anno, le denominazioni del futuro (due anticipazioni la DOMA , Denominazione di Origine Marziana e la DOVE Denominazione di Origine Venusiana).
Una sezione della fiera sarà dedicata alle future annate, che verranno presentate da esperti astrologi e competenti astroenologi. Voi dite che gli astroenologi non esistono? Se esistessero come farebbero ad assere a Futura?
Nel 2039 nascerà Clicwine, la fiera dei vini spediti via etere
Lo tecnologia ci porterà così avanti che una precisa fetta di vini, quella prodotti da Facebook, Twitter a da tutti i social media, potranno essere spediti e gustati via etere: del resto il termine stesso “etere” è stato coniato per permettere a questi prodotti di poter circolare nella maniera a loro più consona.
Accanto agli Smartphone si venderanno i Drinkphone, che serviranno per collegarsi ad una cantina social e bere da una porta USB (Usa Se Briaco) il vino che più ti aggrada.
Nel 2047 nascerà Musulmwine, la fiera dei vini autorizzati dal Corano
Come esiste il vino da Messa e il vino Kasher anche l’Islam ad un certo punto dovrà adeguarsi e permettere ai musulmani di bere alcolici. I vini MUSULM verranno prodotti solo adottando regole ferree: per esempio, dato che vite e uva sono termini femminile potranno essere prodotti solo da viti dotate di burqa e piantate all’interno delle mura domestiche del contadino. La Fiera si svolgerà a Montagna in Via Maometto, un posto veramente perfetto che mette d’accordo tutti.
Ci fermiamo qui perché il grande il Mago Othelmaelouise aveva richiesto un congruo aumento di tariffa per andare oltre il 2050.