A proposito del gusto di tappo DIAM ci ha risposto che…2 min read

Dopo l’articolo di qualche giorno fa (Tappi DIAM: sicurezza ad un prezzo interessante, ma un dubbio resta. VEDI) Diam ci ha mandato due righe molto secche ma esplicative per rispondere ad nostra domanda. Nell’ottica di una corretta informazione siamo felici di pubblicarle.

 

“Gentile Sig.Macchi, la ringraziamo per aver partecipato alla nostra degustazione tenutasi in collaborazione con AIS Firenze venerdì scorso. In merito alla possibilità di formulare domande ci teniamo a farle presente il responsabile Italia Sig. Ribot, si è trattenuto con tutti gli ospiti, sommelier, produttori e suoi colleghi giornalisti al termine della degustazione del delegato Ais Firenze Castellani per rispondere ad ogni quesito sui prodotti DIAM Bouchage. In risposta alla sua domanda di pancia ci teniamo a precisare che il metodo di produzione DIAM Bouchage con trattamento alla CO2 supercritica elimina 150 molecole dannose per il sughero oltre alla TCA.”

 

Ci sembra giusto anche sottolineare che un bel numero di produttori che usano i tappi DIAM, commentando il nostro articolo, abbiano segnalato la loro soddisfazione per la scelta fatta e soltanto uno abbia detto di non aver adottato i DIAM solo per problemi di possibili riduzioni dei vini legate esclusivamente alle caratteristiche particolari dei loro prodotti.

 

Insomma, sembra che i tappi DIAM siano molto vicini alla quadratura del cerchio e questo crediamo sia un bene non solo per i produttori ma anche per le zone europee dove la quercia da sughero viene piantata e coltivata.

 

Personalmente vedo il futuro dei metodi di tappatura delle bottiglie di vino come una piramide, dove alla base, per i vini giovani da consumare entro 2-3 anni, si trovano tipologie come lo stelvin e, mano a mano che si sale e si inizia a parlare di vini importanti, si passa al sughero. In questo settore, che comprende moltissime tipologie di vini e quindi non è certamente piccolo,  la sicurezza di avere un tappo adatto per il proprio vino è addirittura più importante che alla base della piramide.

 

Quando, grazie a forme di tappatura alternative che libereranno il mercato da tanta roba derivante da querce piantate spesso in zone poco adatte e sottoposte a rotazioni più veloci del normale , le querce da sughero potranno dare il meglio di sé, forse il problema del tappo non sarà più un problema, specie se i tappi “importanti” avranno alle spalle aziende che lavorano come DIAM.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “A proposito del gusto di tappo DIAM ci ha risposto che…2 min read

  1. Qualche settimane fa un mio produttori Piemontese a Dogliani mi ha fatto degustare il loro Dogliani – Dolcetto con tappi diversi ( sughero -tappo a vite-silicone-Diam )
    Nettamente risultava il migliore la bottiglia chiuso con il Diam. Era abbastanza sorprendente per me questa differenza evidente da uno ad altro ;
    riguarda integrita, gioventu, vinosita perfetto Al quarto posto sughero. Per altri vitigni come Nebbiolo logicamente altro discorso

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