A Montalcino riunione dei produttori1 min read

Potrebbe essere il momento buono per i produttori montalcinesi di taglierseli per fare dispetto alla moglie. Fuor di metafora: nei prossimi giorni i produttori saranno chiamati a decidere se cambiare o meno il disciplinare inserendo un tot di altre uve. Se questo succedesse il mondo, non solo enologico, vedrebbe la cosa come un modo per salvare il salvabile ed anche per sdoganare un tipo di Brunello diverso dall’originale. Spero che questo non avvenga, anche se alcuni personaggi, come Luca Maroni, la pensano diversamente.

Di seguito troverete due post dove Franco Ziliani e Roberto Giuliani dicono la loro sll’argomento. Che siate d’accordo o no con loro vi consiglio di leggerli

 

http://vinoalvino.org/blog/2008/04/produttori-di-montalcino-occhio-ai-%e2%80%9cpacchi%e2%80%9d-modesti-consigli-per-uscire-dal-ginepraio.html 

http://esalazionietiliche.spazioblog.it/127147/Brunello+taroccato%3F+Nessun+problema%2C+basta+modificare+il+disciplinare.html

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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